Già rubata e ritrovata la bici blu “one”

Teramo – Se esiste un Air Force One, l’aereo del presidente USA, esiste anche una blu cycle one, una bicicletta blu uno, o prima se preferite: quella del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. Qualcuno voleva farsene un trofeo, o semplicemente ricavarne un facile guadagno, e l’ha rubata. Il velocipede, però, è stato subito ritrovato e riconsegnato all’illustre proprietario, che, fra l’altro, come i suoi assessori, l’aveva comperata pagandola di tasca sua. Nemmeno un euro, viene sottolineato, a carico del Comune: speriamo sia così. Le bici blu degli amministratori teramani fanno notizia, tanto più che infuria la polemica (giusta e sacrosanta) sulle auto blu che gravano sui bilanci italiani. Sono, pare, oltre 600.000, dieci o venti volte più numerose rispetto a quelle di tutti gli altri paesi europei. E le usano capi e capetti, vip e vippetti di ogni istituzione (non sempre correttamente e con pudore, quelle regionali meno che meno…), per farsi anche i fatti propri. Basta ricordare Marrazzo. Un mare di auto blu, un mare di denaro sprecato senza vergogna, in un paese che ormai non si vergogna più di niente: adesso vogliono anche la licenza di violare i limiti di velocità… Non c”è limite alla spudoratezza. O meglio, a Teramo c’è: il sindaco e gli assessori (pare non tutti) girano in bici, almeno in città, e danno l’esempio. Auto blu ferme, bici blu comperate a spese loro e tutti a pedalare. Quanto durerà? Speriamo molto. Comunque, Brucchi e compagni una buona idea l’hanno avuta: siano imitati, almeno nelle città senza salite e discese, che sono tante. Però le bici siano anche dotate di una bella catena antifurto: Altrimenti è come la festa che non si riguarda… (Nella foto Maurizio Brucchi, sindaco in bici)