L’intervento di Di Giuseppantonio a Bruxelles
Bruxelles – Nel primo pomeriggio di oggi, il presidente, Enrico Di Giuseppantonio, in rappresentanza di tutte le Province italiane, ha parlato nell’emiciclo del Parlamento Europeo di fronte al presidente della Commissione Europea, José Manuel Durao Barroso, al presidente dell’Europarlamento, Jerzy Buzek e al presidente di turno dell’Unione europea, José Luis Rodriguez Zapatero, primo ministro spagnolo, nel corso della cerimonia ufficiale per la firma del “Covenant of Mayors”, finalizzato alla redazione di piani di sviluppo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico per il conseguimento degli obiettivi del Pacchetto Clima ed Energia denominato “20-20-20” (-20% di riduzione di anidride carbonica, + 20% di aumento dell’efficienza energetica, 20% di energia da fonti rinnovabili).
La Provincia di Chieti era presente con 84 sindaci, guidati dal presidente Enrico Di Giuseppantonio e dagli assessori Eugenio Caporrella (Ambiente ed Energia), Mauro Petrucci (Chietini nel mondo) e Donatello Di Prinzio (Protezione Civile ed Edilizia Scolastica); c’erano anche il presidente dell’Alesa, Gianfranco Basterebbe, e il suo direttore, Antonio Di Nunzio.
«Consentitemi in apertura – ha iniziato il suo discorso il presidente Di Giuseppantonio – come cittadino europeo e come abruzzese di rivolgere un pensiero commosso e grato ad un grande protagonista dell’Europa. Lorenzo Natali, abruzzese della città de L’Aquila, città colpita un anno fa da un violentissimo terremoto. È un grande onore ed al contempo una grande responsabilità per me, per la Provincia di Chieti, che presiedo, e per l’Unione delle Province Italiane che rappresento, poter fornire il mio contributo in questa occasione così solenne e carica di significato.
In un periodo durante il quale l’Europa sembra dover fronteggiare una delle più grandi crisi finanziarie della sua gloriosa storia, la “Covenant of Mayors” rappresenta un segnale di coesione e solidarietà dal basso che non può che accrescere la speranza, o meglio la convinzione, che riusciremo a superare le gravi difficoltà grazie all’abnegazione di tutte le istituzioni, dalle più piccole, nelle quali mi riconosco, sino a quella dell’Unione Europea.
Il “Patto dei Sindaci”, che oggi festeggia il suo primo compleanno con oltre mille candeline accese, sta dimostrando la capacità degli enti locali di tutta Europa di fare sistema e di cooperare per il raggiungimento di un importante obiettivo comune.
La Provincia, che nel nostro Paese rappresenta l’ente intermedio tra la Regione e i Comuni, ha avuto un ruolo determinante nel coordinare gli sforzi delle singole municipalità, armonizzando le esigenze di ciascuno e supplendo alle carenze e alle difficoltà che alcune realtà, specialmente le più piccole, hanno avuto per l’adesione al Patto.
Grazie al supporto della Provincia, i Sindaci hanno la possibilità di utilizzare una struttura di più ampio respiro, che ora, in fase di realizzazione del Patto, potrà massimizzare gli sforzi al fine di conseguire con maggiore rapidità e incisività gli obiettivi che ci siamo dati per migliorare la qualità del nostro ambiente e della nostra vita.
Per questo la Provincia di Chieti è stata capace, prima realtà in Europa, di coinvolgere in questo impegno tutti i 104 Comuni del proprio territorio. Nell’ambito dell’esperienza del “Patto dei sindaci”, il sistema delle Province italiane si candida oggi a giocare un ruolo strategico. Quale governo di area vasta, l’istituzione Provincia può e sta agendo come connettore di territori nel sensibilizzare i Comuni, nel fornire l’assistenza necessaria agli stessi e nel fungere da collegamento con i servizi della Commissione Europea. Molte sono le Province italiane e non solo italiane che hanno aderito ad oggi in qualità di strutture di supporto, accompagnando e sostenendo i Comuni del proprio territorio.
Questo è lo spirito con il quale abbiamo affrontato questa sfida, che siamo certi di vincere grazie alla nostra capacità di unità e di cooperazione».
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