Rapina Rolex, quattro arrestati
Chieti – Sono indagati per ricettazione e rapina aggravata i quattro romeni, tra i 28 e i 42 anni, arrestati dagli agenti della squadra mobile di Chieti. Forti i sospetti che siano gli autori della rapina messa a segno ai danni di Alberto Di Lena, l’ex presidente del Pescara Calcio aggredito nella sua villa di S. Giovanni Teatino da individui che, spaventati dall’allarme, erano fuggiti portandosi via un Rolex d’oro dopo aver legato con un maglione il proprietario. A loro, hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa il questore di Chieti, Alfonso Terribile, e il dirigente della squadra mobile, Paolo Monnanni, si e’ arrivati dopo lunghi appostamenti incentrati in particolare su due appartamenti a S. Giovanni Teatino dove era stato notato un sospetto andirivieni di furgoni. E proprio su uno di questi mezzi, risultato poi essere stato affittato in Romania da Dumitrascu, era stipata merce ricettata tra cui generatori e martelli pneumatici, oggetto di due furti commessi a S. giovanni Teatino ai danni di un cantiere e di un magazzino. La merce era gia’ stata imballata e su ogni scatolone vi era il nome del destinatario rumeno. Le indagini, ha spiegato Monnanni, hanno accertato che Dumitrascu e Moraru avevano il compito di fare la spola tra la Romania e l’Italia, ricettare la merce rubata e trasportarla in patria. Chieti era forse sono una delle tappe dei frequenti viaggi. I due appartamenti posti sotto osservazione, che erano in uso a Lungu e Serbu, sono stati perquisiti e al loro interno e’ stato rinvenuto un vero e proprio arsenale di arnesi da scasso: grosso martelli e cesoie, un’ascia, fiamma ossidrica, tute, guanti, binocolo, walkie talkie. Ci sono elementi che fanno ritenere i quattro gli autori della rapina alla villa di Di Lena. Nel corso delle indagini e’ stata inoltre denunciata per favoreggiamento una cittadina rumena. “Siamo di fronte a dei veri e propri professionisti – ha commentato il questore Terribile – dediti a una sorta di import-export di materiale ricettato”. Infine il questore lancia un appello ai cittadini affinche’ collaborino con le forze dell’ordine: “Non si tratta di fare la spia ma e’ importante che ci vengano segnalati movimenti sospetti per darci degli input”.
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