Scorreria marocchina: sparatoria, arresti

Avezzano – C’è forse un racket che agisce nell’ombra in area marsicana, nell’ambiente degli extracomunitari che lavorano in agricoltura. Se ne aveva il sospetto, ora forse qualcosa di più. Tra ieri sera e la notte, c’è stata una scorreria di marocchini ai danni dei loro connazionali, con sparatoria, minacce, violenze e un rapimento durato solo qualche ora. Per il momento, quattro gli arresti eseguiti, ma sicuramente non saranno i soli. Stando alla ricostruzione dei fatti ad opera dei carabinieri, sett-otto brutti ceffi, tuttui marocchini, hanno fatto irruzione in un casolare di campagna in cui riposavano altri marocchini: quindi una faccenda diciamo in famiglia. La banda è descritta come armata di pistole e coltelli. Loro obiettivo è un marocchino giunto da poco nella Marsica dal Bergamasco. L’uomo viene minacciato e picchiato, e trascinato via fino nei dintorni di Ortucchio, non lontano dalla stazione di Telespazio. Gli rubano 200 euro e una tessera sanitaria, elemento che fa pensare ad un tentativo di ricatto. Senza tessera sanitaria, infatti, non si lavora e si è tenuti in scacco. Poi non è più chiaro cosa sia avvenuto. L’uomo viene nuovamente caricato su un’auto che si inoltra nella campagna buia, ma incappa in un posto di blocco dei carabinieri, chiamati dai compagni del rapito. I marocchini lasciano libero il loro prigioniero ma fuggono eclissandosi. Poche ore dopo i carabinieri ne arrestano quattro, rintracciati a Gioia dei Marsi. Ci sono elementi per ipotizzare, quindi, l’esistenza di un rackedt, di un’organizzazione che potrebbe sfruttare i lavoratori e gestirne il movimento non solo nella Marsica, ma lo diranno le indagini che sono in corso su vasta scala. Ricercati altri marocchini.

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