Sollecitate norme su consorzi forestali


L’Aquila – Giovanni Meuti, Presidente di ForestAbruzzo che associa quindici Consorzi forestali operanti in Abruzzo e Gasper Rino Talucci, presidente del Settore forestazione di Fedagri – Confcooperative, hanno inviato una nota ad Antonio Prospero, neo eletto presidente della 3^ Commissione Agricoltura della Regione Abruzzo. Evidenziando come le competenze della Commissione ricomprendano anche il settore forestale, segnalano la assoluta necessità di far riprendere l’iter legislativo al Progetto di Legge Regionale “Norme in materia di consorzi forestali per la gestione associata del patrimonio agro-silvo-pastorale”, presentato dal predecessore Dott. Antonio Del Corvo.
Meuti e Talucci ricordano – dice una nota – “che il PLR è stato oggetto di una audizione della Commissione con A.N.C.I. e U.N.C.E.M. il 7 ottobre 2009, audizione in cui tali organizzazioni hanno espresso il pieno sostegno al PLR sollecitandone l’approvazione. Anche alcuni Gruppi di minoranza, e segnatamente il PD, nel corso della Assemblea dell’Associazionismo forestale del 12 dicembre scorso, ha espresso pubblicamente il proprio sostegno al PLR, in considerazione delle problematiche che il nuovo testo legislativo andrebbe a risolvere e dell’impulso allo sviluppo delle aree montane che si andrebbe ad ottenere.
ForestAbruzzo e Fedagri auspicano quindi che la nuova presidenza della Commissione non vorrà farsi sfuggire l’occasione di rilanciare un settore così importante per la nostra Regione. Ricordano infatti come nella nostra regione operino, ad oggi, ben 17 Consorzi Forestali, che associano circa 50 amministrazioni comunali (il loro numero è in continuo aumento), alcune Amministrazioni Separate degli Usi civici e tre Comunità Montane. I territori gestiti superano ormai i 60.000 ettari di cui oltre 40.000 ettari di superfici forestali. ForestAbruzzo e Fedagri ritengono quindi che il varo in tempi brevi di questa nuova Legge Regionale, oltre che a regolamentare le esperienze già esistenti, rappresenterà un volano anche nella nostra regione, similmente a quanto accaduto in altre regioni come la Lombardia, la Toscana, le Marche, ecc., per la nascita di una efficiente rete di soggetti associati gestori del patrimonio forestale, con grandi benefici per l’occupazione e lo sviluppo socio-economico delle aree interne”.


01 Maggio 2010

Categoria : Politica
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