Comune, stipendiati ma sconosciuti 200 dipendenti: nessuno sa dove sono e cosa fanno


L’Aquila – Sa di commedia dell’assurdo quanto emerso ieri in consiglio comunale, durante una seduta che a molti sembrava svolgersi sun palcoscenico teatrale anzichè in un’aula (si fa per dire) e durante la seduta di un’assemblea elettiva. Tra le altre assurdità, è emerso che il Comune avrebbe almeno 200 persone sul libro paga, senza sapere nè cosa facciano, nè dove si trovino e forse neppure chi siano e come siano entrati a rifugiarsi sotto l’ala della grande succurasale di Pantalone. Eppure, i soldi non ci sono e il sindaco bussa e ribussa alle porte dei palazzi romani per convincere tutti del disastro finanziario. Se non siamo all’assurdo in questo caso, non ci saremo mai più.
Le persone stipendiate ma sconosciute sarebbero oltre 200, arrivate anche sul binario di agenzie interinali. Tutto sarebbe avvenuto nel dopoterremoto, che evidentemente per il Comune è tuttora terremoto, forse sull’onda di esigenze urgenti e straordinarie, in qualche modo a suo tempo anche comprensibili. Come spesso accade, il problema è stato messo in luce dalla Commissione garanzia e contro, che vuole saperne di più. A questo punto, però, scoperchiata questa pentola maleororante, è la città tutta a volerne sapere di più: dove si grida alla rovina per la presenza di migliaia di cassintegrati e disoccupati, e per centinaia di titolari di attività ormai prossime al decesso economico, è più che legittimo esigere a voce alta tutti i dettagli di una storia che pare venir fuori dall’Italietta del dopoguerra fatta di amici degli amici, di chi “tiene famiglia”, insomma come in un film di De Crescenzo, solo che qui è realtà e i soldi in ballo sono di tutti: pubblici. Infatti, tutto lascia supporre che questi 200 senza identità sono pagati.
Le domande sono ovvie: chi sono, cosa fanno, perchè sono stati assunti e da chi, quale destinazione e impiego hanno avuto e così via. Incredibile, poi, che non sappiano nulla nè il sindaco, nè i dirigenti, nè il servizio risorse umane. Che comunque dovranno riferire al consiglio comunale entro un paio di settimane. Volendoci credere, naturalmente… A occhio e croce, e guardando come è ridotta la città (sporca, dissestata, lavori non finiti, verde scomparso, luci spente ovunque, rifiuti accumulati e così via) pare che L’Aquila 200 lavoratori comunali li abbia persi. Invece è il contrario. (Nella foto il sindaco Massimo Cialente: assediato dai problemi, ora anche da una storia assurda. La foto lo ritrae all’inaugurazione – inopportuna – della rotatoria di Gignano, che dopo 10 mesi non è finita e risulta anzi abbandonata)


01 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
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