Esenzione pedaggi, nessuno sa nulla
L’Aquila – L’ordinanza della presidenza del consiglio dei ministri è la 3870, data 21 aprile scorso. Ma nei punti blu dell’autostrada adriatica è inutile presentarsi a chiedere qualcosa: semplicemente, il personale non ne sa nulla. A chi risponde nei punti blu agli utenti (spesso con cortesia e disponibilità, va detto) non sono giunte comunicazioni o disposizioni. Gli sfollati sulla costa, per il momento, il pedaggio verso L’Aquila e circondario continuano a pagarlo. Un mistero di sapore burocratico, che non stupisce nessuno, perchè alla burocrazia e ai suoi tempi dilatati (figuriamoci con il 1 maggio di mezzo…) i cittadini si sono abituati. Sarebbe meglio dire: arresi.
I giornali hanno pubblicato e ripetuto che c’è l’ordinanza in questione. In effetti c’è e si può leggerla su internet. Riguarda vari argomenti e anche i pedaggi all’art. 7. Dice: “In onsiderazione del protrarsi delle esigenze di mobilità dei terremotati alloggiati sulla costa…”. Cosa significa? Vallo a capire. Per alcuni, l’esenzione (fino al 30 giugno) riguarderebbe solo chi è ancora sfollato sulla costa, e non coloro che fanno pendolarismo costa-interno per motivi di lavoro o per esigenze di famiglia. Per altri tutti i residenti nel cratere sismico. Per altri ancora, tutti i residenti nella provincia dell’Aquila. L’ordinanza non lo dice. Non è stata accompagnata da chiari comunicati stampa ai mass media. La presidenza fa le cose e le mette su internet, punto e basta: non è un capolavoro di comunicazione con i cittadini. Per di più, nessuna comunicazione ai punti blu e forse se ne riparla ai primi di maggio. Così è, se vi pare. E se non vi pare, è così ugualmente.
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