IDV: la Regione “appalta” al Governo nucleare, petrolio e anche… la rete ospedaliera
Pescara – “Il deficit obbliga la Regione Abruzzo a dotarsi ed a rispettare un piano di rientro del debito, ma non altera gli equilibri costituzionali per effetto dei quali – fatta eccezione per la determinazione di alcuni principi fondamentali in materia di tutela della salute – e’ la Regione a dover decidere l’organizzazione dei servizi sanitari, inclusa la propria rete ospedaliera”. E’ quanto afferma l’onorevole Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo, che aggiunge: “Le dichiarazioni di Fazio confermano, invece, ancora una volta che la classe dirigente che governa la nostra Regione ha appaltato al Governo non solo la localizzazione delle centrali nucleari o la realizzazione di pozzi petroliferi, ma persino la ridefinizione della rete ospedaliera, di fatto consentendo un esproprio senza precedenti in Italia di prerogative e di competenze che la nostra Costituzione assegna alle Regioni”.
“Ma non e’ tutto – continua Costantini – Sempre il Ministro Fazio, parlando da vero e proprio “padrone” della sanita’ in Abruzzo, ha espresso soddisfazione per l’andamento del piano di rientro, fingendo di ignorare che fino ad oggi i costi del piano di rientro sono stati pagati dai 1.600 lavoratori del gruppo Villa Pini espulsi dal sistema sanitario regionale, dai pensionati e dai lavoratori che pagano le addizionali e dai cittadini abruzzesi che ormai a migliaia sono costretti a rimediare allo sfascio della sanita’ indebitandosi e pagandosi di tasca propria le prestazioni, mentre tutti gli sprechi, gli appalti inutili, quelli taroccati e le immancabili consulenze – che pesano sul bilancio regionale dieci volte piu’ di quanto pesi il funzionamento di un piccolo ospedale – sono rimasti del tutto invariati ed in alcuni casi sono addirittura aumentati”.
“Diciotto mesi di Governo della Regione – sottolinea il Capogruppo IdV – hanno prodotto come risultato l’annuncio di Fazio, una umiliazione senza precedenti per l’intera classe politica regionale, che ora spero trovi al suo interno un sussulto di dignita’ e rivendichi con forza l’esercizio dei ruoli e delle funzioni per i quali e’ stata eletta dai cittadini abruzzesi”.
“Per favorire questa svolta, che evidentemente ha bisogno del contributo di tutti – annuncia Costantini -chiedero’ anche ai consiglieri regionali della maggioranza di sottoscrivere la richiesta di convocazione di un consiglio regionale straordinario sulla sanita’ e di redigere un documento unitario per la definizione di un nuovo metodo di lavoro e di nuovi obiettivi di risanamento e di sviluppo della nostra Regione, senza i quali la mortificazione subita oggi potrebbe rivelarsi nel tempo non solo non occasionale, ma forse addirittura meritata”.
Pescara, 29 aprile 2010
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