Vigili del fuoco, costretti a protestare


L’Aquila – L’ultima cosa che in un paese civile ci si aspetterebbe è una protesta (giusta) del corpo che meglio funziona, che è sempre all’opera, che è amato dai cittadini e stimato da tutti. Meno che da istituzioni e politici. Eppure, è esattamente ciò che accade: i Vigili del fuoco sono letteralmente costretti a protestare. Lo Stato e il Governo li trattano male, anzi peggio di quanto accada con altri corpi sicuramente utili e importanti, ma non venerati come i pompieri. Oggi i Vigili hanno protestato in tutta Italia e in Abruzzo hanno scelto di farlo a L’Aquila, dove tutti sanno benissimo chi sono e cosa hanno fatto. Inutile ricordarlo. I Vigili hanno, secondo i loro sindacati, una serie di rivendicazioni alcune delle quali incredibili: stipendi e pensioni più basse rispetto ad altri corpi, personale non sufficiente, addirittura contratti scaduti. Non chiedono quindi privilegi, precisano i sindacati, ma riconoscimento di diritti puri e semplkici che ad altri sono erogati. Un Governo attento avrebbe almeno tentato di evitare la protesta, che non piace ai cittadini perchè evidenzia situazioni che molti non credevano possibili. Invece non è stato così e oggi manifestazioni ovunque.


28 Aprile 2010

Categoria : Cronaca
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