Angelini in attesa di interrogatorio – CGIL su “tentativi di demolire il pubblico”
Francavilla – Attende, agli arresti domiciliari da ieri nella sua villa di Francavilla, di essere interrogato dai magistrati pescaresi Valente e Mennini, Enzo Maria Angelini, ex re della sanità privata. Il suo arresto, da molti ritenuto inevitabile, si deve ad accuse pesanti ed è avvenuto nel timore che le presunte azioni illegali possano essere reiterate. Quali azioni? In sostanza, ulteriori distrazioni di fondi per milioni di euro dalla procedura fallimentare per Villa Pini. La situazione delle varie strutture che fanno ancora capo al gruppo potrebbe peggiorare, se venissero a mancare altre risorse. Si teme che l’arresto possa quanto meno ritardare i tentativi di soluzione in un contesto che certamente appare complicato e articolato.I magistrati hanno una decina di giorni per fissare la data dell’interrogatorio, che potrebbe avvenire nella prossima settimana. Sicuramente Angelini si affiderà ad avvocati di grido e di peso, quindi non sarà soft il braccio di ferro con la magistratura inquirente che, per ora, muove accuse molto gravi all’imprenditore che mandò in galera Del Turco e tanti altri, accusandoli di aver preteso denaro. Le accuse oggi mosse ad Angelini non c’entrano assolutamente nulla con quella storia, ma riguardano Villa Pini e il suo fallimento. Naturalmente, i vasi di coccio tra quelli di ferro restano loro, le perenni vittime: i lavoratori senza stipendio.
CGIL – “L’arresto di Vincenzo Angelini per bancarotta fraudolenta conferma quanto da tempo sostenuto dalla Fp-Cgil: il tentativo, in atto in molte parti del paese, di demolire il servizio sanitario pubblico attraverso la violazione delle regole (dei contratti di lavoro, delle procedure di accreditamento, delle convenzioni, degli appalti), scaricando sugli operatori e sui cittadini le nefaste conseguenze di tutto cio’ “. LO affermano in una nota Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale Cgil Funzione Pubblica, Carmine Ranieri Segretario Generale Fp Cgil Abruzzo e Angela Scottu Segretaria regionale CGIL Abruzzo. “Sosteniamo da sempre – aggiunge la nota – che il ruolo del servizio pubblico in campo sanitario, in termini di programmazione, gestione, erogazione dei servizi e’ fondamentale e di garanzia per il livello qualitativo e quantitativo dei servizi offerti, e delle condizioni in cui gli operatori sanitari prestano la loro attivita’ professionale. La Fp-Cgil continua a denunciare e combattere i fenomeni corruttivi e concussivi in sanita’ ed e’, nel caso specifico, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di ‘Villa Pini’ e dei cittadini abruzzesi; i primi senza stipendio da 12 mesi, i secondi senza servizi e prestazioni. Come sempre – conclude la nota -faremo di tutto per ridare ruolo e funzioni al servizio sanitario, dignita’ ai professionisti che vi operano, per ripristinare la legalita’, e per garantire ai dipendenti il recupero del salario maturato e una prospettiva per il futuro. Diventa fondamentale a questo punto, che la Regione Abruzzo si occupi immediatamente delle macerie che questa vicenda lascia sul campo: conseguenze negative sui livelle essenziali di assistenza per i cittadini abruzzesi; perdita di 1.500 posti di lavoro altamente professionalizzati”.
Non c'è ancora nessun commento.