Aperture festive e legge commercio
L’Aquila – Il consiglio regionale ha nuovamente rinviato, dopo un acceso dibattito oggi in aula, la legge sulle aperture commerciali, di cui si tornerà a dibattere martedì prossimo. Mentre dilaga la polemica nazionale sulle aperture dei negozi anche il 1 maggio, decisa in molte città (in Abruzzo sarà possibile farlo per ora a Giulianova), il consigliere regionale del PdL Valter Di Bastiano scrive a proposito della legge sul commercio: “Pur apprezzando l’encomiabile lavoro svolto dal Presidente della IV Commissione consiliare Nicola Argirò e dall’Assessore Alfredo Castiglione vorrei esprimere le mie osservazioni in merito ad un possibile aumento del numero delle aperture domenicali per gli esercizi commerciali.
Certo, non voglio oppormi al progresso e all’evoluzione e sono ben consapevole che i centri commerciali rappresentano un grosso fattore d’attrazione e opportunità di risparmio per i consumatori, ma più che un aumento indiscriminato delle aperture domenicali ritengo necessaria una pianificazione diversificata su tutto il territorio regionale.
Tengo a sottolineare che le mie perplessità sono legate prima di ogni altra cosa ad una dimensione ideologica.
Nonostante i ritmi di vita siano sempre più veloci, grazie al cielo ci vogliono sempre 9 mesi per fare un figlio ed anche senza rinnegare il nostro mondo iper-tecnologico, ogni tanto una pausa di respiro è necessaria, perché è solo non facendo nulla che si può alzare lo sguardo e capire che si possono fare tante cose.
La sacralità del riposo è ovvia, ma è utile ricordare che il riposo è soprattutto necessario a garantire quella crescita della ricchezza che viene imbracciata come slogan da chi vuole un mondo a lavoro 24 ore su 24.
Inseguendo ritmi di lavoro sempre più intensi creeremo stress e stanchezza, che finiranno per generare una caduta della crescita e noi saremo costretti a rallentare, perché restando in balia di questi ritmi costruiremo una società che genera i propri figli, li manda a scuola, li piazza a lavoro, ma alla fine li ammazza di insicurezza e di precariato.
Tutto in nome della ricchezza.
Per tornare a noi, non dobbiamo dimenticare che una seria programmazione deve tener conto di quelle che sono le potenzialità di crescita, le peculiarità territoriali della regione, la sua vocazione ed i possibili fattori di sviluppo, senza arrecare però squilibri sociali ed economici.
Vogliamo implementare il turismo, valorizzare le produzioni tipiche e i percorsi enogastronomici, pensarci come una regione che potrà assolvere quella richiesta, sempre più forte da parte dell’utente-cliente, di poter avere aria salubre, acque pulite, natura e ambiente incontaminati, cibi genuini, ritmi di vita umani per ritemprarsi dall’esistenza frenetica della città ; non dobbiamo dare vita ad un ibrido territoriale, che soddisfa ora questa ora quella necessità , senza un disegno coerente d’intervento.
Certo siamo lontani dalle aperture notturne dei 7Eleven di Londra, ma si va in direzione di una sempre maggiore liberalizzazione del commercio. Con l’estensione dell’orario e l’aumento delle domeniche di apertura le piccole attività commerciali, spesso a conduzione familiare, sarebbero costrette ai salti mortali per garantire aperture straordinarie.
E così inevitabilmente si chiuderà il negozietto all’angolo, che porta la spesa alla vecchietta sola, che mette da parte il pane e il latte per i clienti, che ti consegna la spesa anche se hai dimenticato il borsellino a casa, che rappresenta un po’ il centro sociale di paesi ridotti a poche anime.
Il settore della piccola distribuzione commerciale, infatti, dà lavoro e sostentamento a moltissime famiglie e va tutelato con attenzione e con convinzione.
Va poi adeguatamente rilevato come le piccole imprese della distribuzione rappresentino spesso anche un presidio sociale, oltre che attività d’impresa, e impediscono, con la loro stessa presenza l’ulteriore desertificazione dei nostri piccoli centri. E’ evidente quindi che noi abbiamo il dovere di affiancarci a queste realtà , di essere a loro vicini e di impedire che tutto ciò accada.
L’augurio è oggi di arrivare al perfezionamento di uno strumento legislativo delicato e importante per l’economia abruzzese”.
Il vice presidente della giunta Castiglione, intanto, ha dichiarato stasera che si procederà con urgenza alla preparazione di una completa e accurata legge sul commercio in Abruzzo.
(Nella foto Col l’outlet di Città S.Angelo)
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