“I meno anziani spettatori del nulla”
L’Aquila – Da F.T. riceviamo: “Questa è la lettera che non avrei mai voluto scrivere. E’ passato un anno dal giorno del terremoto e il Comune de L’Aquila, sostiene qualcuno, non ha neppure i soldi per la disinfestazione contro le mosche (a L’Aquila il caldo arriva tardi ma le mosche, chissa’ perche’ sono gia’ qui). Migliaia di universitari, L’Aquila è (o era?) una citta’ universitaria, sostiene qualcuno, ogni mattina per seguire le lezioni e ogni sera per tornare a casa sono costretti a centinaia di chilometri in auto o pullman perche’ i soldi per costruire la casa dello studente sono bloccati, per colpa della burocrazia, sostiene qualcuno. Intanto bisogna ergere altari a Bertolaso, sostiene qualcuno, e il Governatore della Regione nonche’ Commissario intona peana al divo Berlusconi “perche’ ha dimostrato tanta passione, dedizione e voglia di risolvere i problemi limitatamente a cio’ che è umano poter risolvere (sic!)”. Intanto la ricostruzione non ha ancora neppure uno straccio di progetto, che dico, di ipotesi di fattibilita’.E la gente di media eta’ (diciamo i piu’ giovani fra gli anziani) puo’ solo assistere al nulla. I ragazzi, quelli che quando L’Aquila rinascera’ (fra 30 anni sostiene qualcuno) saranno vecchi, vecchi lo stanno già diventando, senza speranze, senza futuro.
Dimenticavo che la colpa è della burocrazia, sostiene qualcuno…”.
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