Provincia:no tagli trasporti peligni,silenzio sulla Scuola di Montagna-Saia e Acerbo
L’Aquila – Primo atto politico a favore del territorio del consiglio provinciale insediatosi oggi. Consiglieri di tutte le estrazioni politiche e dell’intero territorio, compresi il capo dell’opposizione Stefania Pezzopane, l’on. Lolli, Mastrangioli, Pandolfi e altri, hanno sottoscritto un documento in cui impegnano il presidente della Provincia “a sviluppare con immediatezza tutte le iniziative necessarie nei confronti della Regione e dell’ARPA trasporti pubblici per evitare tagli e riduzioni di corse da Sulmona per Roma, ma a rafforzare anzi il sistema di collegamenti dei trasprti su gomma”.
L’iniziativa è estremamente utile per la Valle Peligna, ma la politica continua a trascurare il trasferimento della Scuola di montagna dalla città peligna a Pescara, senza cogliere neppure l’assurdità di una decisione che nessuno comprende: una scuola di montagna al mare… e nessuno sa perchè o per iniziativa di chi. Non lo sanno, o fingono di non saperlo, nè il sindaco Federico, e neppure i ben tre parlamentari della zona peligna: l’on. Pelino, l’on. Scelli e l’on. Aracu. Tutti e tre di maggioranza, tutti e tre silenti e indifferenti, mentre Sulmona subisce un’ennesima, assurda spoliazione. Sulmona ha tre parlamentari, ma sepsso non se ne accorge neppure. Anzi, forse sarebbe meglio averne di meno ma più attenti ai problemi…
SAIA E ACERBO – I consiglieri regionali Saia e Acerbo scrivono: “Ancora una volta il Presidente della Giunta Chiodi e la sua maggioranza di centro destra hanno rifiutato lÂ’approvazione di un nostro emendamento, in cui si prevedeva una variazione di bilancio, per rifinanziare la Scuola di Montagna di Sulmona.
Si conferma lo “scippo” operato a danno di Sulmona e della Valle Peligna da parte della Giunta Regionale Abruzzese.
Si chiarisce così definitivamente l’ambiguità del Governatore abruzzese e del centro destra che nei comizi elettorali fanno promesse ed assumono impegni per la Valle Peligna, mentre poi costantemente operano al continuo e progressivo smantellamento di attività e servizi della zona.
Poiché noi riteniamo che la Scuola di montagna debba tornare nella sua sede naturale di Sulmona e non trasferita a Pescara noi, consiglieri pescaresi, non demordiamo e presenteremo subito un disegno di legge volta a sanare questa inqualificabile ingiustizia”.
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