Nucleare: il pulito c’è, chiamiamolo “piezo”
L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – DUE FISICI DI CUI UNO ABRUZZESE SONO I NUOVI FERMI? – Manipolando lo spazio-tempo, tirano fuori energia nucleare pulita. Una geniale attuazione di principi che derivano – come ti sbagli? – da Einstein e dalla fisica quantistica. E’ il piezonucleare. Due scienziati, uno dei quali abruzzese, stanno procedendo (a grandi passi) verso un’autentica rivoluzione e proprio per questo la loro strada non è in discesa. Tutt’altro. Monte S.Cosimo, la base militare segreta e discussa presso Pratola Peligna, potrebbe essere adoperata per ospitare un laboratorio di ricerca sull’argomento che ormai la comunità scientifica identifica come ricerca piezonucleare. Uno dei fisici impegnati è Fabio Cardone, nato a Chieti e laureato in fisica all’Università dell’Aquila. L’altro è Roberto Magnani. Insieme, possono ben essere definiti i nuovi Enrico Fermi.
Vediamo di capire di cosa si parla. Fino ad oggi, sia mediante la fissione che la fusione di atomi di materiali radioattivi come l’Uranio, si produce energia nucleare. Nella fissione, che, a parte le bombe atomiche, è la sola attuabile, il problema più grande sono le scorie radioattive. Problema enorme anche nelle centrali nucleari, che anche l’Italia si accinge (dopo averci pensato e ripensato) a costruire. Cardone e i suoi colleghi, grazie anche a ricerche precedenti, hanno scelto il piezonucleare. E hanno anche ottenuto risultati eccellenti. Sono in grado di produrre energia nucleare, ma senza adoperare elementi radioattivi. Bensì elementi comuni, come ad esempio di semplice ferro.
Secondo Cardone, sono possibili reazioni nucleari utilizzando la deformazione dello spazio-tempo in prossimità dei nuclei atomici di elementi semplici. A produrre il risultato sono gli ultrasuoni, capaci di costringere atomi di ferro (ma anche di altri elementi) ad emettere neutroni, cioè energia sufficiente a innescare reazioni a catena. Gli ultrasuoni esercitano una pressione sufficiente a “spremere” neutroni.. Ciò avviene in uno spazio-tempo deformato nei dintorni dei nuclei atomici. Einstein afferma, appunto, nella sua relatività, che le masse deformano lo spazio-tempo facendovi precipitare le cose: la gravità. Ciò è vero anche se la massa è quella minuscola di un nucleo atomico. Gli ultrasuoni in tale spazio-tempo sono sufficienti a distaccare neutroni generando un flusso di energia.
In realtà, il guadagno energetico è anche conveniente, perché i neutroni ottenuti sono molto abbondanti rispetto all’energia di una comune reazione convenzionale. E non vi sono radiazioni pericolose, Alfa, Beta e Gamma. E’ la strada verso energia pulita e verso applicazioni mediche di grande rilevanza..
Ora occorrono risorse per portare avanti gli esperimenti e utilizzare apparecchiature idonee, e una decina d’anni, forse anche meno. Se l’Italia darà attenzione (e non solo) ai due scienziati, potrà conquistare nel mondo il posto d’onore che spettava, in passato, alla sua fisica e ai suoi cervelli. Basta ricordare Enrico Fermi, e anche che i suoi risultati li ebbe e come, ma negli Stati Uniti. Noi, più modestamente, non possiamo che esprimere orgoglio per un nostro conterraneo, del cui nome, tuttavia, l’Abruzzo non si è mai ricordato. Speriamo di averlo fatto noi, dando il segnale giusto. Non abbiamo venerazione e attenzione per la cultura, in questa Regione? O pensiamo che cultura sia solo scrivere versi e libri, o suonare un violino?
(Nella foto il fisico Fabio Cardone, nato a Chieti, laureato a L’Aquila)
Non c'è ancora nessun commento.