Tasse: attività produttive per rinvio – Si bussa alle porte del governo e di Chiodi
L’Aquila – O si rinviano le tasse che sono previste a giugno, oppure l’area aquilana muore di terremoto e di povertà. La proroga della sospensione dei versamenti Irpef, di tasse, mutui, prestiti e contributi previdenziali in scadenza il prossimo 30 giugno, la cui restituzione dovrà avvenire con una rateizzazione decennale e un abbattimento al 40 per cento, nel rispetto dei principi di equità, uguaglianza e pari opportunità con i cittadini di Umbria, Marche, Molise e Puglia: questa la richiesta avanzata dal Comitato per le attività produttive, nel corso della riunione che si è svolta ieri, all’Aquila, alla presenza del Prefetto, Franco Gabrielli.
Del Comitato, di cui è capofila la Camera di commercio dell’Aquila, fanno parte Confindustria, Ance, Apindustria-Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Cia, ABI, Cgil, Cisl e Uil. Nel corso del vertice sono state evidenziate “le numerose problematiche derivanti dal sisma del 6 aprile dello scorso anno, in un territorio già in difficoltà, ampliate dalla crisi internazionale, che hanno assunto nei comuni del cratere caratteri di drammaticità”.
Al centro del dibattito la richiesta, che nei prossimi giorni verrà trasmessa al commissario Chiodi e, successivamente, al Governo centrale, “dell’attuazione di ogni strumento normativo idoneo alla proroga delle scadenze dei tributi, delle tasse e dei contributi, nonché all’adozione di una politica di sostegno concreto allo sviluppo e all’occupazione nelle aree colpite dal sisma attraverso specifiche misure”. “Un ringraziamento sentito”, ha dichiarato il presidente della Camera di commercio, Giorgio Rainaldi, a nome dell’intero Comitato, “va al Prefetto Gabrielli per la disponibilità dimostrata, oggi come in passato, nei confronti delle problematiche che attanagliano il nostro territorio. L’emergenza non è cessata: l’economia del nostro comprensorio è gravata da una crisi che investe tutte le categorie produttive, in particolare quelle più deboli, lavoratori autonomi, professionisti, cassintegrati e precari e l’intero sistema delle imprese che avverte la necessità di “provvedimenti speciali” volti a restituire competitività e capacità di investimento. Ciò viene dimostrato dal dato che indica L’Aquila come unica provincia abruzzese che ha visto diminuire i principali indicatori economici, soprattutto in termini di occupazione”. “Occorre un progetto strategico”, si legge nel documento a firma del Comitato, “finalizzato al sostegno alle imprese e ai singoli lavoratori. Sul fronte della detassazione, oltre alla proroga, è necessario lavorare su una più ampia possibile rateizzazione delle tasse e sulla percentuale da restituire, che non può essere difforme da quanto applicato in altri territori”.
Il Comitato predisporrà una “proposta credibile” da inoltrare al commissario, Chiodi, che contenga gli strumenti attuativi necessari per far fronte alla crisi economica del territorio. I rappresentanti di tutti i settori produttivi e le organizzazioni sindacali hanno posto in evidenza come “le richieste che verranno trasmesse al commissario non vanno nella direzione dell’assistenzialismo, ma di giuste e adeguate misure che, attualmente, rappresentano l’unico strumento per far ripartire l’economia locale”.
Chiodi ha già fornito ampia disponibilità al presidente della Camera di commercio per un incontro con il Comitato, nel quale le proposte articolate saranno supportate da un’analisi tecnica sui dati e gli indicatori socio-economici conseguenti al sisma del 6 aprile 2009 sul territorio e sui settori produttivi. Documento che darà forza e ragioni al commissario in sede di discussione con il Governo centrale.
questa la richiesta avanzata dal Comitato per le attività produttive, nel corso della riunione che si è svolta ieri, all’Aquila, alla presenza del Prefetto, Franco Gabrielli.
Del Comitato, di cui è capofila la Camera di commercio dell’Aquila, fanno parte Confindustria, Ance, Apindustria-Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Cia, ABI, Cgil, Cisl e Uil. Nel corso del vertice sono state evidenziate “le numerose problematiche derivanti dal sisma del 6 aprile dello scorso anno, in un territorio già in difficoltà, ampliate dalla crisi internazionale, che hanno assunto nei comuni del cratere caratteri di drammaticità”.
Al centro del dibattito la richiesta, che nei prossimi giorni verrà trasmessa al commissario Chiodi e, successivamente, al Governo centrale, “dell’attuazione di ogni strumento normativo idoneo alla proroga delle scadenze dei tributi, delle tasse e dei contributi, nonché all’adozione di una politica di sostegno concreto allo sviluppo e all’occupazione nelle aree colpite dal sisma attraverso specifiche misure”. “Un ringraziamento sentito”, ha dichiarato il presidente della Camera di commercio, Giorgio Rainaldi, a nome dell’intero Comitato, “va al Prefetto Gabrielli per la disponibilità dimostrata, oggi come in passato, nei confronti delle problematiche che attanagliano il nostro territorio. L’emergenza non è cessata: l’economia del nostro comprensorio è gravata da una crisi che investe tutte le categorie produttive, in particolare quelle più deboli, lavoratori autonomi, professionisti, cassintegrati e precari e l’intero sistema delle imprese che avverte la necessità di “provvedimenti speciali” volti a restituire competitività e capacità di investimento. Ciò viene dimostrato dal dato che indica L’Aquila come unica provincia abruzzese che ha visto diminuire i principali indicatori economici, soprattutto in termini di occupazione”. “Occorre un progetto strategico”, si legge nel documento a firma del Comitato, “finalizzato al sostegno alle imprese e ai singoli lavoratori. Sul fronte della detassazione, oltre alla proroga, è necessario lavorare su una più ampia possibile rateizzazione delle tasse e sulla percentuale da restituire, che non può essere difforme da quanto applicato in altri territori”.
Il Comitato predisporrà una “proposta credibile” da inoltrare al commissario, Chiodi, che contenga gli strumenti attuativi necessari per far fronte alla crisi economica del territorio. I rappresentanti di tutti i settori produttivi e le organizzazioni sindacali hanno posto in evidenza come “le richieste che verranno trasmesse al commissario non vanno nella direzione dell’assistenzialismo, ma di giuste e adeguate misure che, attualmente, rappresentano l’unico strumento per far ripartire l’economia locale”.
Chiodi ha già fornito ampia disponibilità al presidente della Camera di commercio per un incontro con il Comitato, nel quale le proposte articolate saranno supportate da un’analisi tecnica sui dati e gli indicatori socio-economici conseguenti al sisma del 6 aprile 2009 sul territorio e sui settori produttivi. Documento che darà forza e ragioni al commissario in sede di discussione con il Governo centrale.
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