“Nube su Italia, molto rumore per nulla”
L’Aquila – Una volta tanto, la verità scientifica coincide con la sensazione della gente: cielo azzurro oggi su molta parte dell’Italia, dove sarà mai la nube vulcanica che era data in arrivo? A occhio non si vede nulla… Invece spesso le nubi di sabbia sottilissima del Sahara che arrivano dal Sud si vedono, e come. Ed è proprio così, o quasi. “Il livello di polveri giunto sui cieli italiani e’ davvero poco rilevante e assolutamente non preoccupante. L’emergenza in Italia e’ stata creata per mancanza di informazioni e di stazioni di rilevamento in alta quota che avrebbero potuto misurare la situazione con maggior precisione”. Questo il parere espresso dai ricercatori del Cnr che, grazie agli strumenti del Laboratorio Ottavio Vittori al Monte Cimone dell’Isac Cnr, dove sorge una delle stazioni di monitoraggio della rete Share promossa dal Comitato EvK2Cnr, ha stabilito che le ceneri del vulcano giunte nei cieli italiani “sono molto inferiori alle polveri del deserto che tante volte hanno investito il nostro paese”. “Si parla -affermano i ricercatori- di un PM10 di circa 25 microgrammi al metro cubo dove il limite europeo e’ a 50. In Inghilterra, i valori si attestavano intorno ai 350″.
“Tutte le decisioni di questi giorni sono state prese in assenza di misure empiriche, non c’era nessuna evidenza che la nube fosse effettivamente sui cieli italiani” aggiunge Guido Visconti, direttore del Cetemps de L’Aquila. “Solo ieri mattina, con il giramento dei venti che ora soffiano da nord, abbiamo iniziato a rilevare degli incrementi nella quantita’ di particelle grossolane e fini. Queste variazioni mettono in evidenza il passaggio della nube” afferma Paolo Bonasoni, Isac-Cnr.
Come troppo spesso accade, ci si è fasciati prima di ferirsi.
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