Le interviste: Chiodi, proteste e zona franca


L’Aquila – (di M.N. – G.C.) – Breve chiacchierata, questa mattina, della cronista di InAbruzzo.com con il presidente della Regione Gianni Chiodi, durante il consiglio regionale, nel corso del quale si sono avute manifestazioni di protesta e presenze di delegazioni portatrici di varie istanze, tra cui quelle per le case popolari.
—Presidente, qui le proteste non mancano mai…
“Le proteste sono legittime, per carità, ma noi dobbiamo lavorare per l’interesse generale”.
—Cosa farete per il commercio, per gli orari e le chiusure festive?
“Spesso bisogna mantenersi in equilibrio tra le istanze delle varie organizzazioni. In questo momento, vedo che i consumatori chiedono alcune cose, e le organizzazioni commerciali altre. Dobbiamo dare ascolto a tutti”.
—Per l’Ater e le case popolari ci sono continue sollecitazioni.
“Certo, molte però sono solo strumentali. Noi stiamo lavorando alacremente ma occorre rendersi conto che sono in ballo 150 milioni di euro, e su somme così rilevanti non si decide dalla sera alla mattina. Occorre prudenza”.
—Per la rimozione dell’amianto?
“Si tratta di un problema di competenza amministrativa, devono organizzarsi e pensarci le autorità competenti”.
—Presidente, questa zona franca arriva o no?
“L’argomento è all’attenzione del CIPE, credo che non ci corrà ancora molto tempo, ma la procedura va rispettata. Quanto a chi polemizza sull’area destinataria del provvedimento, ricordo che anche l’ex consigliere Del Corvo, ora presidente della provincia dell’Aquila, votò a suo tempo perchè la zona franca riguardasse il territorio aquilano”. (Nella foto Gianni Chiodi)


20 Aprile 2010

Categoria : Le Interviste
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