Torna visitabile il castello di Orsa
Pratola Peligna – Un’attrattiva turistica in più per la Valle Peligna, i ruderi del castelld di Orsa, il “castrum ursae” noto soltanto agli storici e agli studiosi, o al più ai pochi che vi si spingono in escursione sul versante peligno del Monte Morrone. Del resto, i ruderi dell’antica fortezza erano appena visibili, sommersi da decenni dalla vegetazione selvatica, abbandonati a se stessi e all’incuria. Ora sono stati ripuliti, liberati dalla vegetazione e si vedono meglio: si trovano sul pendio della montagna non lontano da Roccacasale, ma nel territorio comunale di Pratola Peligna. Il recupero è stato voluto dal Parco della Maiella e il sindaco di Pratola, De Crescintis, spera che servano ad accrescere la curiosità di chi sceglie la zona per escursioni o vacanze. Certo dei ruderi, per quanto rimessi in luce e ripuliti, non possono portare granchè: occorre organizzare il turismo, suscitando curiosità e promuovendo le risorse con un’azione coordinata. La zona del castrum ursae, inserito in una catena di fortilizi normanni e svevi, che serviva per la difesa militare della valle, è vicina a quella archeologica e al monastero di Celestino V. Altrove se ne sarebbe fatta una fortuna turistica. Dalle nostre parti, solo un selva di cespugli e il racconto di pochi esperti e appassionati di storia: l’Abruzzo, lo sappiamo, è turisticamente all’anno zero. Speriamo le cose migliorino e anche i rideri del castello dell’Orsa possono servire.
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