Politica: PdL a consulto, Fini o Silvio? – Intanto si lavora per le giunte a Chieti e L’Aquila
Città S.Angelo – Interessante, dopo gli screzi (diciamo così per ora) tra Fini e Berlusconi, il vertice regionale del PdL oggi a Città S.Angelo. Il cronista va a curiosare, come ai vecchi tempi, quando nella cittadina satellite di Pescara si tenevano i grandi raduni della Balena Bianca, la DC, e tutti aspettavano il momento cruciale: l’arrivo di Gaspari, zio Remo, il re-padre del partito in Abruzzo dal cui verbo dipendeva tutto, anche il volo delle mosche. Oggi il clima è diverso. Ci sono tutti i vip del PdL, che al momento sono anche i vincitori di ogni competizione elettorale abruzzese. I padroni. Però con tanti imbarazzi, oggi: la storia romana ha il suo peso. Bisogna cambiare strategie e modi di operare subito, e chi ha cervello lo deve mettere in moto. Il cronista sa che porre domande ai politici li mette in guardia: si formalizzano e rispondono misurando le parole. Insomma, sono poco attendibili. Allora il cronista adotta il piano A: consiste nell’approssimarsi ai gruppetti o ai dialoganti al bar, magari, per captare i loro pensieri autentici, non mediati dai formalismie dai tatticismi. Insomma: pane al pane e vino al vino. C’è folla e si può fare. Sentiamo varie voci e battute, anche qualche accenno di litigio e qualche vaffa. Privatissimi, quindi non riferiamo. Però traiamo un’impressione generale che è sicuramente valida e riassuntiva. E’ questa: prevale l’imbarazzo. Molti non sanno cosa conviene fare al momento. Si attende che lo strappo romano evolva in qualcosa di definitivo, ma, almeno così ci pare, nessuno auspica rotture e soprattutto nessuno adombra che al presidente Chiodi venga meno, in Regione, un sostegno che potrebbe risultare decisivo in certe situazioni. Poca voglia di rompere, insomma.
Dalla tv ricaviamo qualche frase di circostanza, dunque ufficiale. Per Piccone (leader del PdL)conseguenze non dovrebbero esserci, almeno da noi. “Conseguenze? Quasi nulle – dice – perchè qui ci occupiamo dell’Abruzzo, dei problemi nostri”. Per Di Stefano, tutto fa parte di una “dialettica interna, strappo vero e proprio non c’è”. L’on. Pelino Fini sta muovendosi all’indietro, mentre occrre coesione”. Morra taglia corto: “So di stare nel PdL”. Castiglione ammette che forse “potrebbero formarsi gruppi” mentre Giuliante (che è capogruppo del PdL in consiglio regionale) sostiene che se si avrà una vera corrente interna, rientrerà nelle dinamiche ordinarie”. Nessuno mette in dubbio l’appoggio a Chiodi. “Siamo uniti” si sente dire da ogni parte.
CHIETI – Intanto si mettono a frutto i risultati elettorali. Al comune di Chieti giochi fatti, viene assicurato, e giunta entro pochi giorni. La parte del leone la farà proprio il PdL con cinque poltrone, premio all’UDC con tre. Il resto alle liste civiche. Il sindaco Di Primio ptrebbe tenere il primo consiglio entro il 30 aprile.
L’AQUILA – Per la provincia dell’Aquila “siamo ancora in alto mare” ci ha detto oggi un esponente della coalizione che ha dato la vittoria a Del Corvo. Si tratta e le riunioni si susseguono, ce ne sarà una anche stasera, sabato. Evidentemente non è così facile mettere su la giunta e accontentare tutti, soprattutto i partiti che – da minori, ma determinanti – hanno sostenuto Del Corvo. Staremo a vedere. Confermata la prima seduta del nuovo consiglio peril giorno 22, ospite dell’Emiciclo.
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