Radio L’Aquila, un anno dopo
L’Aquila – Da Gioacchino D’Annibale riceviamo: “6 aprile 2009, ore 3.32: L’Aquila viene distrutta da un devastante terremoto come non se ne erano mai sentiti fino allora. Anche Radio L’Aquila 1 come tante altre attività del centro storico subisce ingenti danni: quasi si pensava che potesse essere giunta la fine della Radio.
Due giorni dopo del sisma fummo contattati dall’Ufficio Stampa del Comune dell’Aquila e dalla Protezione Civile Nazionale che ci chiesero di fare informazione di servizio per i terremotati. Immediatamente e con l’aiuto di nostri colleghi sparsi in tutta Italia ci siamo attivati per mettere su un minimo di regia.
16 aprile 2009: dopo solo dieci giorni dal terribile sisma, l’emittente “Radio L’Aquila 1” ricominciava ad irradiare il proprio segnale. In una sistemazione di fortuna presso l’allora COM 1, all’interno di un locale cucina di una scuola materna del capoluogo condiviso con altre persone che provvedevano a raccogliere dati della popolazione aquilana fuggita dalle proprie case, gli spyker di RL1 hanno ricominciato a dar voce alla Radio degli aquilani. “L’Aquila c’è… e si sente!” è lo slogan creato per dare un segnale di rinascita della nostra radio e della nostra città.
16 aprile 2010: è già passato un anno! Facendo un minimo di riflessione su quello che è successo in questi 365 giorni ci sembra di aver lavorato da un’eternità. In questo anno siamo stati vicini a tantissimi sfollati, abbiamo dato le informazioni più impensate, abbiamo intervistato personaggi di ogni genere, abbiamo raccolto le lamentele di tanti nostri concittadini, siamo stati di pungolo ai nostri amministratori e, cosa da non trascurare, siamo stati sempre presenti. Tutti gli amministratori ed uomini di Governo si sono succeduti ai nostri microfoni o sono stati raggiunti telefonicamente per trattare argomenti il più delle volte molto scottanti.
Tutto sommato questo primo “compleanno” trascorso nella precarietà, ci ha ancor più fortificati e ci ha fatto acquisire una notevole esperienza, mai prima d’ora fatta, ma che sicuramente ci permetterà di continuare il nostro lavoro di organo di informazione e di intrattenimento sempre più vicini alla gente. E questo ci gratifica enormemente. Grazie a quanti hanno collaborato, in vari modi, al raggiungimento di questo risultato che per noi, ora, è solo l’inizio (G.V.)”
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