….quelle “edicole” ai lati della scalinata di S. Bernardino


L’Aquila- (di Franco Taccia) “Scusate se torno su una storia che vi ho già raccontato, ma credo che custodisca un segreto che vale per tutto quel che stiamo dicendo da giorni qui: ricominciare, ricostruire – si tratti di una città o di un progetto (politico) collettivo – è lo stesso. La storia è quella della scalinata di San Bernardino all’Aquila. Una dolce scalinata barocca che degrada dalla chiesa, con le edicole ai lati e l’erba fra i sassi. Quelle edicole gli adolescenti dell’Aquila le chiamano “le nicchiette”. Ci andavano, fino a un anno fa, a nascondere i primi baci, a scambiarsi parole e messaggi segreti. Così, “le nicchiette” i ragazzi che abbiamo incontrato all’Aquila, hanno voluto intitolare un rap composto per l’occasione. Uno di loro, 14 anni, ha spiegato perché: «Perché alle nicchiette si andava tutte le sere. Si scendeva da casa e ci si trovava lì. Ora dobbiamo andare in macchina all’Aquilone, al centro commerciale, per incontrarci. Ci devono accompagnare i nostri genitori. È troppo triste».
Il sindaco dice che per riaprire la scalinata ci vorrebbero centomila euro, una sciocchezza se si pensa a quel che si è già speso per puntellare case che andranno demolite, ma lui – il comune – non ce li ha. Dovrei cercare uno sponsor, ha detto. Potremmo avviare una raccolta di fondi.”
“da : Italia – un progetto comune – da www.unita.it del 6.4.2010″
E’ il grido di dolore con il quale l’autore dello scritto rappresenta la sofferenza di chi vede quotidianamente la città sfaldarsi, offesa dal sisma, minata dal passare dei giorni, dal cadere della neve , dal soffiare del vento.
Io, chiedendo scusa per aver usato parole non mie, aggiungo, da sessantenne, che quelle nicchiette, hanno offerto per anni facile usbergo a moltitudini di liceali, dello Scientifico A. Bafile, alle prese con una versione di latino incompleta, un esercizio di matematica all’apparenza irrisolvibile, alle prime “tirate” di tabacco al riparo da occhi indiscreti, improbabile riparo nei giorni di pioggiAggiungi un appuntamento per oggia prima dell’entrata a scuola.
Certo, le parole non sono mie, ma mio è il dolore che provo ogni giorno passando li davanti, vedendo che un altro pezzo di travertino è caduto, un altro arco s’è spezzato, una volta è ancora piu’ compromessa.
Massimo Cialente, Sindaco de L’Aquila, fatti venire un’idea, una qualsiasi per cominciare. Servono 100.000 euro? Offro la prima piccola banconota da 10 euro.
Sono sicuro che anche tanti altri lo faranno con me.”


16 Aprile 2010

Categoria : Dai Lettori
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