Cenere d’Islanda


(di Carlo Di Stanislao) – È caos negli aeroporti di mezza Europa a causa dell’eruzione del vulcano sul ghiacciaio Eyjafjallajökull, che ha ripreso la propria attività dallo scorso marzo. In Gran Bretagna, Irlanda, parte della Scandinavia e del Nord Europa è stata necessario la chiusura dello spazio aereo, poiché le ceneri vulcaniche rappresentano un grave rischio per i motori dei velivoli. Bloccati tutti i voli sugli aeroporti londinesi di Heathrow, Gatwick e Standsted a partire dalle ore 11 Gmt, con un portavoce della Civil Aviation Authority che ha dichiarato “è la prima volta che dobbiamo affrontare una tale emergenza”. Si erano già verificate eruzioni in Islanda che avevano prodotto nuvole di cenere, ma mai di queste dimensioni”, ha dichiarato alla Cnn il portavoce delle autorità dell’aviazione civile norvegese. Registrati anche disagi nei collegamenti aerei tra Londra e Roma a causa della sospensione dei voli dall’aeroporto di Heathrow. Alitalia ha soppresso i voli per Amsterdam, Londra e Bruxelles. I passeggeri in transito presso gli scali di Roma Fiumicino e Milano Linate, saranno ospitati in albergo fino a domani. Enac, infine, invita i passeggeri a contattare le compagnie prima di mettersi in viaggio per il Nord Europa. La nuvola di cenere sta cambiando i piani del traffico aereo anche in America. La portavoce della Federal aviation administration, Laura Brown, ha detto che alcune compagnie aeree stanno cancellando o ritardando i voli in partenza dalla costa est degli Stati Uniti e diretti verso l’Europa. “L’eruzione sta facendo fondere parti del ghiacciaio”, ha confermato il responsabile della Protezione civile islandese, Rognvaldur Olafsson. L’eruzione ha provocato anche inondazioni nella parte meridionale dell’isola che non hanno provocato vittime nè danni significativi. L’area interessata dall’eruzione era stata evacuata dalle autorità e circa 800 persone sono state trasferite in luoghi più sicuri. Un meteorologo ha detto che la nube di cenere si sta dirigendo a sud, e dovrebbe raggiungere la Scozia, Danimarca e Norvegia. ”Ma e’ impossibile dire fino a che punto andra’ a sud”, ha detto, aggiungendo che la nube ”potrebbe minacciare queste zone fino a domani”. A guadagnare dalla situazione sono state le compagnie ferroviarie, con una vendita record di biglietti per i treni Eurostar. La richiesta è stata così alta da spingere lo staff di Eurostar in Belgio a raccomandarsi con i viaggiatori perchè non si presentassero al terminal a Bruxelles senza biglietto sperando comunque di poter salire sul treno. Prenotati tutti i treni da Bruxelles e da Londra per Bruxelles anche per domani. Eyjafjallajökull, il Ghiacciaio dei Monti sulle Isole, deve il suo nome alle Vestmannaeyjar, su cui domina in lontananza. È il quinto ghiacciai per estensione dell’Islanda (100 km²), situato a nord di Skógar e a ovest del più grande Mýrdalsjökull. Il vulcano era silente dal 1863 e si è “ridestato” a fine marzo, con un crescendo eruttivo che, mercoledì, si è associato a diverse scosse sismiche nella regione e inondazioni per lo scioglimento di alcuni ghiacciai, con la necessità di evacuare dai dintorni un migliaio di persone. Esso è entrato in eruzione intorno a mezzanotte, tra il 20 e il 21 marzo, ed è immediatamente scattato il piano di emergenza: sono stati deviati voli in arrivo e in partenza, molte strade sono state chiuse e le autorità hanno proclamato lo stato di emergenza. La situazione appare comunque sotto controllo, anche se l’attenzione rimane alta, poiché, stando ad esperti, non è escluso che l’attività vulcanica prosegua già nell’immediato visto anche come in passato le eruzioni presso il ghiacciaio di Eyjafjallajokull precedessero di poco un più intenso risveglio del vicino vulcano Katla. “Sappiamo che un’eruzione ad Eyjafjallajokull può innescare l’attività del vulcano Katla“, ha detto alla tv islandese il geofisico Pall Einarsson, sottolineando che in tal caso il fenomeno sarebbe di entità decisamente maggiore. Collocata sulla dorsale medio atlantica, l’Islanda presenta una forte attività vulcanica e geotermica, che ne caratterizza il paesaggio. Essa è una terra geologicamente giovanissima (circa 20 milioni di anni), originata da fenomeni a carattere vulcanico e geotermico tuttora intensissimi. L’isola rappresenta la più ampia parte emergente della lunga dorsale medio-atlantica che, da ambo i lati, segue la frattura della crosta terrestre, sepolta sotto le acque dell’Atlantico. Attraverso tale frattura si fa largo il magma che proviene dagli strati profondi del nostro pianeta: un flusso continuo che dà origine all’espansione dei fondi oceanici e alla deriva dei continenti. Soltanto pochi picchi di questa dorsale, tutti di natura vulcanica, emergono talvolta a formare delle isole. Fra questi ci sono le isole Azzorre, Ascension e Tristan da Cunha, quest’ultima posta all’estremità dell’Atlantico meridionale.


15 Aprile 2010

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.