Addio ironico signore


(di Carlo Di Stanislao) – Nel cuore di tutti resterà soprattutto per la longeva sit-com Casa Vianello (1988-2007), che arriva addirittura a trasferirsi in campagna con Cascina Vianello (1996-1997) con Paola Barale come spalla e, ancora, con una variazione gialla e poliziesca I misteri di Cascina Vianello e Crociera Vianello( del 2008). Raimondo Vianello è morto, intorno alle 7 di oggi, all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato qualche giorno fa. Accanto a lui Sandra Mondaini: la prima a piangere una scomparsa che lascia un vuoto enorme, nel mondo dello spettacolo. Nato a Roma nel 1922, crebbe a Spalato, in Dalmazia, dove suo padre Guido, ammiraglio della Marina Militare italiana si era trasferito. Iscrittosi a giurisprudenza fu costretto a interrompere gli studi per aderire alla Repubblica Sociale Italiana come bersagliere e per questo, nel 1945, fu detenuto dagli alleati nel campo di concentramento di Coltano, dove conobbe il poeta americano Ezra Pound, Dario Fo, Enrico Maria Salerno, lo sportivo Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce, il politico Mirco Tremaglia ma soprattutto Walter Chiari, che diventerà il suo migliore amico. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, divenne prima un atleta e poi un dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma assieme a suo fratello Roberto. Successivamente, attirato dal mondo dello spettacolo, partecipò alla rivista di Pietro Garinei e Sandro Giovannini “Cantochiaro N°2″ trovando quella che sarà la sua dimensione ideale. Le Teche Rai (http://www.teche.rai.it/sitepages/vianello.html%20 ) gli hanno subito reso omaggio e anche su Youtube Raimondo spopola e appare non solo in coppia con Sandra sugli schermi di una tv ancora in bianco e nero, ma anche nei mitici sketch con Ugo Tognazzi, tra i quali il più gettonato sembra essere quello dell’onorevole con la “U” stretta (http://www.youtube.com/watch?v=EcYJvpqSzfQ). ; mentre lo ricorda accanto a Mike e Corrado ne : “I tre tenori della tv italiana” (http://www.youtube.com/watch?v=EcYJvpqSzfQ). E per commemorarlo cambio i palisesesti di Rai uno e Mediaset con un “Speciale Raimondo vinello” (anziché I soliti ignoti) alle 21 dopo il Tg1, una puntata di Porta a Porta a lui dedicata dopo le 23,15; Striscia la notizia che dedica all’artista gran parte della trasmissione e Retequattro che in prima serata propone una puntata speciale di Vite straordinarie prodotto da Videonew. Invece KY Cinema Italia gli dedicherà domani una maratona che comprende 5 film. Si comincia alle ore 13,05 con Tu che ne dici? commedia di S. Amadio, in cui Vianello e Ugo Tognazzi sono due truffatori che vivono miseramente di espedienti, imbrogliando il prossimo. Alle 14,45 Due contro tutti di A. Momplet , commedia western in cui Vianello recita accanto a Walter Chiari. A seguire, alle 16,15 I Maniaci di L. Fulci, film a episodi che pone in evidenza vizi e mode degli anni ’60 e che Vianello interpreta con Walter Chiari, Enrico Maria Salerno e Barbara Steele. Alle ore 17,45 andrà in onda I Gemelli del Texas, in cui il grande Steno dirige Raimondo Vianello in una commedia degli equivoci ambientata nel Far West. Infine alle 19.15 chiude il ciclo Psycosissimo, altra pellicola firmata Steno che ripropone la grande coppia Vianello – Tognazzi in una parodia del genere thriller piena di imprevisti. Con lui scompare l’ultimo baluardo della comicità italiana Anni Cinquanta, un grande che nei panni del marito menefreghista nei riguardi della moglie, appassionato di calcio e gigione con le altre donne, ha conquistato l’Italia intera. Nel 2008, sempre in compagnia della moglie Sandra, dice addio alle scene, anche se si rende disponibile per ospitate televisive, che ne rivelavono, costantemente, l’inossidabile ironia e la flemmatica signorilità.
(Ndr) – Ci associamo a quanto ha scritto Di Stanislao, nel momento melanconico del distacco da un uomo per bene, da un signore dello spettacolo che per 50 o 60 anni ci ha insegnato a sorridere senza una volgarità o una caduta di stile. Persone così sono pressochè estinte. Ma Raimondo non morirà nel ricordo di milioni di italiani, chwe lo rivedranno sempre con piacere in tv e al cinema, esattamente come accade per la costellazione degli altri grandi dello spettacolo. Vivono con noi, come se fossero ancora tra noi.


15 Aprile 2010

Categoria : Cultura
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