Carceri: Petrilli e l’on.Bernardini
L’Aquila- Ferme prese di posizione politiche perchè si affronti decisamente il problema delle carceri, e specialmente quelle di Sulmona, dove suicidi e decessi sono un numero allarmante. Giulio Petrilli,responsabile PD dipartimento diritti e garanzie scrive: “”Da questa mattina ho iniziato uno sciopero della fame per porre l’attenzione e cercare di risolvere il drammatico problema del sovraffollamento delle carceri. Anche nella nostra regione in Abruzzo, questo problema è molto serio, i suicidi e le morti nel carcere di Sulmona ne sono un triste esempio, ma anche negli altri penitenziari la situazione è molto difficile. Uno sciopero della fame per denunciare a gran voce che anche le persone recluse hanno dei diritti che vanno rispettati. Non si può assistere in silenzio ai tanti suicidi che si susseguono.
Inoltre questa mia scelta di iniziare uno sciopero della fame è concomitante alla stessa iniziativa intrapresa dall’On. Bernardini con le motivazioni da lei spiegate nel documento seguente.
Con l’Onorevole ho visitato tante volte negli ultimi tempi il carcere di Sulmona e con lei abbiamo chiesto la chiusura della sezione internati e l’abolizione della norma che prevede il carcere (casa lavoro) per una presunta pericolosità sociale.”
BERNARDINI – Rita Bernardini, deputata radicale eletta nelle liste del PD, membro della Commissione Giustizia della Cameraì, scrive: “A fronte dei due nuovi suicidi che si sono consumati, a poche ore di distanza, a Santa Maria Capua Vetere e a Rebibbia, credo che il tempo possa considerarsi ormai scaduto. Il Parlamento non può più assistere inerte alla strage che con cadenza quasi quotidiana va consumandosi nelle carceri italiane.
I gruppi parlamentari di Lega, Idv e Pd, con la decisione di non accordare la corsia preferenziale della sede legislativa al DDL Alfano sulla messa alla prova e sull’esecuzione presso il domicilio delle pene detentive brevi, sembrano non aver compreso la drammaticità della attuale situazione di emergenza che sta vivendo l’intera comunità penitenziaria. I parlamentari della Lega e dell’Italia dei Valori, peraltro, non riescono a liberarsi dalla convinzione, smentita inoppugnabilmente dai fatti, per cui le misure alternative al carcere rappresentano una minaccia, e non una risorsa, per la sicurezza collettiva. Temo che muovendo da simili quanto irresponsabili convinzioni sarà molto difficile che il Parlamento riuscirà a varare misure di reale efficacia contro il sovraffollamento, quali quelle previste dal DDL Alfano, in tempi brevi”.
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