“Due domande al governatore-commissario
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Premesso che tra non molti mesi comincera’ l’anno accademico 2010/2011 e che per gli universitari iscritti a L’Aquila e provenienti da altre citta’ non è stato fatto assolutamente nulla o quasi, visto che l’unica struttura in funzione, quella costruita con i soldi della regione Lombardia, dispone di 122 posti, un numero cioè ridicolo a fronte delle migliaia di potenziali utenti (ricordando che ad esempio non c’è neppure l’ombra di una mensa universitaria) , chiedo che fine hanno fatto i “famosi” 16 milioni di euro all’uopo destinati.
Non è che questo tergiversare mira all’ulteriore abbandono de L’Aquila come sede universitaria a vantaggio di altre realta’ che gia’ hanno manifestato atteggiamenti da avvoltoi? Pensare male è d’obbligo assistendo quotidianamente a vere e proprie opere di sciacallaggio, con le quali cercano di inserirsi fra le zone colpite dal terremoto anche località neppure sfiorate dalle scosse. Se qualcuno l’avesse dimenticato, il terremoto ha colpito L’Aquila e alcuni “disgraziati” comuni del circondario, altro che terremoto che ha colpito l’Abruzzo. L’altra domanda riguarda il ripristino degli impianti sportivi, utilizzati a mo’ di tendopoli subito dopo il sisma, alla faccia della prevenzione e dell’organizzazione del “metodo Augustus”.
Se Chiodi non lo sa o la protezione civile non l’ha ancora capito, le attività sportive sono fondamentali per la rinascita della citta’. Basta con le chiacchiere, i proclami, le riunioni, le interviste.
Gli Aquilani cominciano ad averne abbastanza di promesse non mantenute e del continuo sbandierare i brillanti (?) risultati raggiunti, malgrado lo stuolo di adepti del regime che spacciano per intervento del governo anche la sospensione temporanea del pagamento delle utenze domestiche e delle imposte, per le quali tra poco, dovremo pagare fino all’ultimo centesimo”.
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