La fibromialgia ha finalmente la sua legge: approvata in Consiglio regionale. La soddisfazione del dott. A. Younes
L’Aquila – ( a cura di Flavio Colacito). Quando si parla di fibromialgia si fa riferimento ad una sindrome riguardante un dolore muscoloscheletrico diffuso accompagnato da affaticamento (astenia), che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani. Il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini). Questa condizione viene definita “sindrome” poiché esistono segni e sintomi clinici che sono contemporaneamente presenti (un segno è ciò che il medico trova nella visita; un sintomo è ciò che il malato riferisce al dottore). Tuttavia questa sindrome non sempre è facile da diagnosticare e il suo riconoscimento come malattia ha visto martedì, in consiglio regionale, l’approvazione di un importantissima legge che ne riconosce la dignità, con conseguente beneficio per tutti i pazienti abruzzesi che potranno curarsi adeguatamente. Il “cuore” di questo traguardo atteso da anni è costituito dall’istituzione del Registro regionale della fibromialgia, un archivio dove potranno essere raccolti i vari dati sulla patologia, gli effetti sulla persona, l’andamento e tutto quello che concorrerà ad avere quante più possibili informazioni per conoscerne gli effetti e migliorare le cure. Va sottolineato che questo traguardo è stato raggiunto grazie alla perseveranza del dott. Alì Younes, medico pescarese di origini libanesi specializzato in Anestesia e Rianimazione e Terapia del Dolore presso l’Università degli Studi di Chieti nel 1995. L’iter di questo risultato è collegato, come spiega in un aricolo oggi su “Il Messaggero” di S. Occhiuto, alla Giornata mondiale sulla fibromialgia organizzata a Montesilvano il 12 maggio del 2019, dove presero la parola luminari di fama mondiale; da quell’evento tutto ha preso vita e il dott. Younes ha iniziato ad intraprendere dei rapporti con la Regione che hanno poi portato al risultato della legge di martedì. Il dott. Younes ha sempre creduto nella bontà dell’iniziativa ed è stato supportato da personalità di spicco che, come lui, hanno fatto altrettanto: è il caso del dott. Mario Quaglieri ( presidente della Commissione Sanità e medico chirurgo), del prof. Pio Conti (immunologo e ricercatore di Boston), ma anche di politici come Giuseppe D’Incecco ( capogruppo della lega) .
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