Da un governo all’altro, prima sberla
In Italia non c’è mai da da fidarsi davvero , neppure quando esistono le premesse per cambiare in meglio la politica. Il governo Draghi non ha lasciato neppure passare un giorno dal giuramento, ed ecco subito una sberla mica da niente all’economia turistica. La sera della domenica Roma fa sapwere goddamente come sempre che le piste da sci il giorno dopo non riaprono.
Ministro Speranza e caporioni del ministero, tra i quali i soliti megaburocrati, non sono riusciti a capire che per chi si p0reparava a rimettere in moto il turismo bianco, sarebbe stata una mazzata insostenibile. Diciamo non sono riusciti a capire, ma vorremmo dire che non hanno voluto o saputo capire. Sia chiaro: se si deve tenere chiuso il mondo bianco per autentici motivi di salute, sia tenuto chiuso. Ma non se ne dia notizia la sera prima, danneggiando gli operatori, gli albergatori, ma soprattutto i turisti già partiti o in procinto, dopo aver prenotato. Insomma, tutto sommato anche una cafonata che lèvati…
Così esordisce il governo Draghi. Davvero molto male. A Nord gli interessati insorgono, qui tutti restano come intontiti dalla sberla, indifesi, silenziosi. Muti tutti, muto il mondo del turismo, che in Abruzzo è notoriamente defunto sul piano organizzativo. Noi siamo rospi alle sassate. Che lanci Conte o che lo faccia, novello fromboliere di lusso, Draghi.Ma così, sia chiaro a tutti, non si va avanti. Anche i rospi diventeranno draghi e ruggiranno.
PENSIERINO – Tanta, tanta neve sui monti e anche sotto i monti. Persino sulla sabbia. L’estate prossima ci sarà tanta acqua da sprecare nelle reti idriche perforate e sforacchiate di quasi8 tutto l’Abruzzo. Un’altra bella beffa per tutti noi.
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