Se le polemiche servissero…
La tremenda mazzata della pandemia, che pare tutt’altro che prossima ad arretrare, ha di certo reo la vita del mondo sanitario più difficile e acuito i problemi. Comprensibile che i punti deboli e i disservizi emergano, così come che nascano problemi grandi e piccoli, ansia, spesso paura di non farcela. La cattiva gestione che si è sempre avuta si aggrava, gli scambi di accuse aumentano, è tutto comprensibile e quasi normale.
Non lo è che si scaldino al calore bianco le polemiche politiche nella sanità . Ne impazzano ovunque, a L’Aquila – dove la Lege sembra voler cavalcare la tigre ma non cava un ragno dal buso – a Chieti Lanciano, Pescara. Talvolta gli attacchi politici sembrano più assalti alla diligenza che sacrosante invettive per il bene della gente. E in particolare della gente più debole, perchè ammalata.
A Roma f forse alla fine hanno capito che nei momenti difficili conviene cooperare, almeno finchè dura il problema. Per riprendere a litigare ci sarà tempo. Ma è comunque da paese civile sospendere le ostilità durante la tempesta perfetta. Persino l’agguerrita Meloni dice: votiamo contro Draghi, ma se servirà ci saremo. O meglio, per l’Italia ci saremo.
Qui da noi niente di simile. Si azzuffano per le poltrone da manager ? Come prima, peggio di prima. E il virus segna punti.
PENSIERINO – Beffarda, scende la neve. Mai vista tanta sulle montagne da almeno dieci anni. L’estate prossima, se ci saremo nonostante l virus, brinderemo con calici colmi di acqua.
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