“Lascia stare i bambini, torna a Pescara”


Ofena – Da Dino Rossi del Cospa riceviamo: “In riferimento all’articolo comparso oggi sul quotidiano Il Centro, titolato: Ofena, è rivolta per la scuola, ci sembra doveroso fare alcune precisazioni in merito alle affermazioni rilasciate dal Sindaco Coletti, Per fortuna ancora per poco. Ad Ofena vengono chiuse le scuole tutto per merito dalla mala-amministrazione Coletti, che ha solo messo gli uni contro gli altri. Tutti gli ofenesi che l’hanno sostenuta aspettano le tante promesse fatte sotto campagna elettorale, quella che avrebbe portato ad Ofena posti di lavoro. In dieci anni di amministrazione ci ritroviamo con un paese dissestato non solo dal terremoto, che sarebbe il male minore. I danni più gravi li ha fatto chi oggi si lamenta che le scuole chiudono e minaccia di portare i ragazzi a Pescara e più precisamente nel comune di Bussi Sul Tirino. Teniamo a precisare che le scuole di Bussi si trovano alla stessa distanza che intercorre da Ofena a Navelli, pari a 17 Km, mentre per Capestrano la distanza e giusto la metà. Non riusciamo a capire di quali tornanti la sindachessa parli, forse si confonde con la strada che porta a Calascio passando per la Colonia Frasca. Come non riusciamo a capire la motivazione per la scelta di un altro comune quando lo scuolabus già si reca a Capestrano per i ragazzi delle scuole medie e a quanto pare, i ragazzi delle medie non hanno manifestato disturbi di mal d’auto, a causa dei suoi inventati tornanti. Inoltre, la sindachessa fa finta di non ricordare che all’inizio dell’anno scolastico si è rifiutata di portare con lo scuolabus alcuni ragazzi di Ofena a Capestrano, solo per ripicca verso l’ex sindaco. A nulla è servito l’appello dei genitori e se non fosse stato per l’intervento dell’ ex Sindaco di Capestrano i ragazzi sarebbero rimasti a piedi. La scelta oculata dei genitori di portare i ragazzi in una scuola numerosa e quindi più competitiva nei termini di insegnamento, la Sindachessa pur essendo un insegnate in pensione, ancora oggi insiste a non capire l’importanza di tale valutazione. Una domanda ci sorge spontanea: se non capisce nel suo campo, come si può pretendere che capisca di come amministrare un paese?
Quindi, qualora venissero chiuse le scuole di Ofena la sindachessa non potrebbe mettere da parte la piccola malcapitata bambina. Si aggiunge che non è il Sindaco a decidere dove portare i bambini ma i genitori che sicuramente sceglieranno la strada più corta e meno pericolosa e tanto meno può obbligare gli stessi alle sue scellerate scelte.
A questo punto, non rimane di dire al Sindaco di tornarsene a Pescara invece di portarci i bambini e nel contempo le chiediamo di lasciar stare i ragazzi in santa pace, i quali non c’entrano nulla con le incapacità amministrative degli adulti”.


11 Aprile 2010

Categoria : Dai Lettori
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