Ciriole alla porchetta, ci sono controlli?


L’Aquila – Nessuna psicosi, nessuna paura e influenza messicana per ora lontana, benchè già in Europa. Bisogna ragionevolmente aspettarsi che prima o poi compaia anche in Italia. Proprio per dare sicurezza alla gente e per garantire la tutela della nostra salute, in molti ci segnalano – e una nostra verifica conferma – che in città e fuori città, lungo strade e in piazze o larghi dove si possono fermare le auto, che sono in vendita panini e “ciriole” alla porchetta. Molti non hanno la possibilità di consumare pasti regolari, o passano in fretta, o hanno altre esigenze: facile e rapido consumare un panino alla porchetta. Un pasto del genere viene venduto il più delle volte a 3 euro, ma in alcuni posti anche a 3,50 o 4 euro. Ricevute? Lasciamo andare. La qualità di panini e ciriole imbottite di porchetta non è quasi mai buona, ma neppure passabile: la porchetta non è certo gustosa. Il pane stopposo e poco saporito. Il problema, che molti ci segnalano, è questo: tali alimenti sono sufficientemente controllati? Nel momento in cui si parla di contagi o pandemìe dovute proprio alla carne suina (in Messico), siamo certi che la merce venduta è garantita? Vengono effettuati in queste ore nell’area terremotata controlli, verifiche e analisi presso i produttori, i commercianti e i rivenditori?


29 Aprile 2009

Categoria : Cronaca
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