Il PD e l’egocentrismo del sindaco
L’Aquila – Gli esponenti PD Palumbo e Albani: “Non abbiamo alcun problema a riconoscere a Biondi il merito di aver sostenuto l’insediamento nella nostra città della Scuola di formazione nazionale dei vigili del fuoco e del Nucleo di tutela del patrimonio culturale dei carabinieri, impegni che ci auguriamo però si concretizzino al più presto e non rimangano solo un annuncio dalla ancora poco chiara consistenza. Ogni risultato che favorisca lo sviluppo della nostra città dovrebbe essere accolto favorevolmente da tutti, e in particolare da chi si spende in politica, indipendentemente da chi lo ha conseguito. Ci spiace constatare, invece, che proprio il primo cittadino utilizzi ognuna di queste occasioni sempre come strumento politico di parte per rivendicare successi personali, anche quando evidentemente non lo sono.
Singolare che lo faccia oggi reclamando risultati raggiunti solo grazie alle azioni dell’attuale Governo, dalla stabilizzazione dei precari, al rifinanziamento di 2,75 miliardi per la ricostruzione o al consolidamento dei fondi per il MAXXI e per il GSSI, senza mai aver speso in passato una sola parola contro il precedente governo giallo-verde, neanche, ad esempio, di fronte al taglio di 18 milioni di euro che erano stati ottenuti dalla precedente amministrazione attraverso la partecipazione al bando per la riqualificazione delle periferie, o alla significativa riduzione dello stanziamento destinato alla realizzazione nella nostra città di un centro di trasferimento tecnologico, che solo oggi vede il completamento dell’iter avviato dal Governo Gentiloni con l’annuncio della casa delle tecnologie emergenti. Due pesi e due misure che spiegano bene l’uso di parte che Biondi fa del suo ruolo.
Atteggiamento che replica con lo stesso metodo sulle vicende comunali, attribuendosi meriti per l’apertura di due nuove scuole appaltate dall’ex assessore ai lavori pubblici Maurizio Capri, e annunciando l’inaugurazione entro l’anno di altri 8 cantieri di edilizia scolastica, tralasciando però di ricordare i poteri commissariali di cui gode in virtù dell’emergenza covid, che altri prima di lui hanno sognato di avere. Lui dice di aver trovato i conti pubblici in disordine, eppure, chissà come, appena insediato riuscì a fare nuove assunzioni sia al comune che a qualche società partecipata e altre ne sono previste, guarda caso, a ridosso delle prossime elezioni; noi abbiamo esultato insieme alla città per il riconoscimento UNESCO alla Perdonanza, iter iniziato nel 2015 e conclusosi positivamente solo nel 2019, come tifiamo affinché l’Aquila ottenga il titolo di Capitale italiana della cultura 2022, anche come premio alla tenacia per averci riprovato dopo la candidatura, non andata a buon fine, a Capitale europea della cultura 2019.
Si chiama semplicemente continuità amministrativa quella che Biondi prova a spacciare come rivoluzione. Ci vorrebbe solo l’onestà intellettuale di riconoscerlo, ma questa, ahinoi, non è in vendita al mercato.
I consiglieri comunali del PD
Stefano Palumbo (capogruppo)
Stefano Albano -
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