Quella dolce e provinciale mondanitÃ
DAI GELATI DI BERARDO AL SUSHUI E ALLE POLPETTE -
Non siamo tra quelli che velenosi e fuori tempo se la prendono con le nuove mode e il piattume che le accompagna. No, ogni tempo va accettato come appare, come si presenta, e del resto i tempi degli anni Duemila non sono davvero gran cosa. Meglio il passato, per chi lo ha conosciuto Forse il futuro sarà ancora meglio, ma non lo sappiamo.
Chi ha una certa età ci darà ragione.
Era un’altra cosa la Pescara pigra nelle notti estive, con la sua movida elegante s farzosa di luci e bella gente. Le notti si chiudevano con un sontuoso gelato da Berardo che costavs quasi quanto la precedente abbuffata di pesce… C0erano Guerino e i suoi scampi al Madera e molti altri posi non dimenticabili. A L’Aquila teneva le brtiglie del bel vivere il ristorante dei vip e di qualche re, Le Tre Marie. A Teramo si mangiava da re al Duomo, a Giulianova da beccaceci. Vasto offriva lussureggianti zuppe e brodetti di pesce. Abruzzo gentile e pieno di sapori, di cose belle e brava gente, magari contia salati, quelli sì, ma spesso ne valeva la pena.
Tutto ciò di brilica nella mente leggendo che Berardo se ne va e ricordando che i locali citati non ci sono più da tempo. Imperano plastica, polpette, sushi e una cucina deprimente nei centri commerciali. Qualcosa di buono si trova ancora, nessuno si offenda. E’ il clima degli anni sfumati che non c’è più, che aleggia come una nebbia di ricordi. Classe ed eleganza. talora persino stile. Del tempo oossiamo vedere solo il passatom, guardando il cielo e i mondi lontani. Il presente lasciamolo andare a chi lo apprezza.
Non c'è ancora nessun commento.