Lettere – – E a L’ Aquila si riparla di aumento della “T. A. R. I.”
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Con il solito refrain che il ritiro della monnezza qui costa caro perche` la citta`, dopo le ferite del terremoto, ha sofferto anche deturpazione e frantumazione, con gli Aquilani sparsi in una superficie enorme. Il comune pero` finge di non sentirci se si parla delle migliaia di furbi che non pagano. Per cui chi e` deputato alla gestione del problema deve spiegare perche` il progetto tecnico che il S. E. D. ha elaborato e ufficialmente consegnato nel 2019 su richiesta dell’allora assessore alle finanze, non e` stato preso in considerazione. Il progetto, tra l’altro, prevedeva un recupero sul tributo ordinario di non meno di 1.000.000 di euro in un anno. Cio` nella prospettiva di una diminuzione del carico tributario gravante sulle spalle dei cittadini onesti. E se giace in qualche cassetto e` il caso che quel cassetto venga aperto immediatamente.
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