Malfunzionamenti sui servizi Google in tarda mattinata: problemi con la didattica a distanza
L’Aquila – (F.C.). Google ha iniziato a ripristinare i propri servizi, colpiti da un malfunzionamento su scala globale dopo le ore 12:30 italiane. Sul ‘Dashboard’, il pannello di controllo che Google mette a disposizione e che riporta lo stato di funzionamento dei servizi offerti dall’azienda, si legge che ogni servizio “è già stato ripristinato per alcuni utenti e prevediamo una risoluzione a breve per tutti gli altri utenti”. Il messaggio è delle ore 13:30 circa e fa seguito a quello pubblicato alle 12:55, in cui Google si dice a conoscenza di un “problema che interessa una maggioranza di utenti”. Un malfunzionamento sta interessando i servizi di Google su scala globale. Il sito downdetector.com mostra decine di migliaia di segnalazioni per il browser, la posta di Gmail, la videochat di Google Meet e Google Classroom, nonché Google Drive e YouTube. Molte sono le segnalazioni provenienti dall’Europa, anche per via del fuso orario, ma non mancano quelle in Usa e in Asia. Diversi anche i messaggi lasciati dagli utenti su Twitter con hashtag #googledown. Le segnalazioni sul down dei servizi Google sono a partire dalle 12.30 circa. La pagina di Google che segnala lo stato dei suoi servizi indica malfunzionamenti su tutte le piattaforme. Le segnalazioni arrivano da Europa, dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’Australia, dal Sud Africa, dall’India, dall’America Centrale e dall’America del Sud. “Siamo consapevoli che ci sono problemi di accesso a YouTube, stiamo lavorando per capire. Vi aggiorneremo se non appena avremo notizie”, scrive YouTube dal suo profilo Twitter. Ci sono problemi anche con Google Play, il negozio digitale di Mountain View da cui si possono scaricare app per smartphone, e con i servizi di Google per gestire la pubblicità online, Adwords and Adsense. Al momento non ci sono spiegazioni sul motivo del malfunzionamento, qualche utente ipotizza che il problema sia legato agli account degli utenti con Google: YouTube, per esempio, sembra funzionare correttamente se si accede in modalità “in incognito”. (fonte ANSA)
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