Sisma 2016, a fine mese riprendono i pagamenti


A fine dicembre nei 138 comuni del cratere sismico del 2026-7 – molti dei quali abruzzesi dell’Aquilano e del Teramano – dovrebbero riprendere tutti i pagamenti a suo tempo sospesi nei centri danneggiati o distrutti. Non è, per carità, che le case siano state ricostruite o che la vita sia in qualche modo tornata, insieme con le attività produttive. Tutto o quasi è come quattro anni fa, la gente rimasta five in baracche e casette, alcune centinaia. Il resto è devastazione. La ricostruzione procede vergognosamente peggio che nel cratere sismico del 2009. Ma i soldi li rivogliono e finora nessun politico ha mosso un dito per chiedere un provvedimento di rinvio della scadenza.
La beffa, perchè si questo si tratta e ormai tutti si sono abituati a sentirsi un fastidio per lo Statom per le istituzioni, per la politica. L’ex sindaco di Amatrice Pirozzi ha detto ai politici: “Muovetrvi e non vi fate vedere solo ogni 24 agosto”. Quel giorno è l’anniversario del terremoto del 2016.
Tutti pensano che dovrebbe esserci un rinvio delle scadenze imminenti, e si spera che la beffa non si spinga a pretendere l’IMU per case distrutte o che comunque non sono più utilizzabili. Ma tutto può essere, con politica e burocrazia come sono ancora oggi.


06 Dicembre 2020

Categoria : Attualità
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