IdV: scuole, un errore non chiuderle
L’Aquila – Lelio De Santis, Itaia dei Valori: “L’incontro fra il Prefetto, il Sindaco di L’Aquila, la Direzione scolastica e la Direzione dell’Asl ha deciso che allo stato le scuole non vanno chiuse perché non c’è un’emergenza sanitaria, perché la situazione è sotto controllo e perché le direttive governative invitano a tenere le lezioni in presenza. Certamente, in condizioni normali e di massima garanzia per alunni e docenti, le scuole devono essere aperte per una maggiore efficacia degli insegnamenti, soprattutto per la Scuole elementari, e per l’indispensabile socialità . Ma a L’Aquila queste condizioni di sicurezza non ci sono e questo è confermato dai tanti casi di contagi verificatisi e dal racconto del corpo insegnante. Ed a tutti chiaro che il pericolo del contagio Covid risiede nei momenti antecedenti e seguenti alla presenza a scuola e nei trasporti urbani pieni di insidie. Ma ancora più evidente e netto è il dato nazionale sulla diffusione del virus, contenuto nel recente rapporto dell’Istituto superiore di sanità , che attesta come la maggiore diffusione del virus da fine agosto ad oggi riguarda la fascia di età da 0 a 19 anni: si è passati da 9.544 casi del 25 Agosto ai 102.419 del 7 novembre, con una crescita del 1.073,10%! La verità è che forse a L’Aquila sul problema scuola si sta ripetendo la sceneggiata napoletana, a cui stiamo assistendo in queste ore, nella quale nessuna delle Autorità interessate vuole prendersi la responsabilità di una decisione chiara e coraggiosa. D’altra parte, in Consiglio comunale su iniziativa di tanti Consiglieri, Mancini per prima, Il Sindaco è stato evasivo ed ha sempre rimandato a fantomatici tavoli istituzionali. Purtroppo, il problema scuole, come focolaio e diffusore dei contagi, è una priorità che non si vuole affrontare, evitando rischi seri per la popolazione studentesca, per gli insegnanti e per tutte le famiglie. C’è solo da augurarsi di non essere costretti a chiuderle perchè costretti.
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