Fornitura cibi aproteici


L’Aquila- (di Antonio Saia, Consigliere Regionale)
Il sottoscritto Antonio Saia Consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani.

Premesso che
in data 27/02/2009 con decreto n. 02/2009 il Commissario Gino Redigolo disponeva la sospensione della concessione gratuita ai Pazienti nefropatici di un quantitativo di cibi aproteici prevista dalla L.R. 29 del 21 aprile 1998;

Premesso che
con delibera 684 del 23/11/2009 la Giunta Regionale, raccogliendo parzialmente le richieste dei Pazienti nefropatici e la risoluzione presentata dal sottoscritto e approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale in data 21/07/2009, ha disposto che ai Pazienti nefropatici venisse concesso di acquistare gli alimenti aproteici (indispensabili alla propria salute) presso le farmacie ospedaliere al prezzo di costo sostenuto delle Asl aumentato del 5%;

Sottolineato che
tale delibera non è che una tardiva e parziale attuazione da parte della Giunta Regionale Abruzzese della risoluzione, presentata dal sottoscritto, più volte sollecitata;

Rilevato che
alla data odierna tutti o parte dei Direttori Generali delle ASL abruzzesi non hanno ancora ottemperato alla legge dando alle farmacie ospedaliere le disposizioni necessarie a concedere ai nefropatici l’acquisto di cibi aproteici al prezzo stabilito in delibera per cui i Pazienti stessi hanno continuato da mesi a comprare tali alimenti presso le farmacie private, (a costi enormemente più elevati), e in taluni casi, per mancanza di risorse economiche, hanno trascurato la dieta con gravi ripercussioni sul loro stato di salute;

Sottolineato il fatto che
appare incredibile che mentre per tutti i Cittadini “La legge non ammette ignoranza e va rispettata” per le ASL abruzzesi queste regola non ha avuto valore anche se esse sono aziende pubbliche operanti su stretto controllo regionale;

Rilevato altresì che
la stessa Giunta Regionale, pur essendosi spesa in comunicazioni propagandistiche alla stampa non ha vigilato a che la disposizione venisse immediatamente applicata dai Direttori Generali delle ASL.

INTERPELLA

Il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore Regionale alla Sanità per sapere:
1. per quale motivo a tutt’oggi non è ancora applicata la legge che dispone, con immediata entrata in vigore, l’obbligo delle ASL di consentire ai nefropatici l’acquisto dei cibi aproteici presso le farmacie ospedaliere al costo sostenuto dalle Asl maggiorato del 5%;
2. In quali ASL tale legge non è stata applicata;
3. Chi è responsabile di questa gravissima omissione che ha colpito i diritti di soggetti gravemente malati e spesso soggetti a gravi sofferenze fisiche ed a disagi sociali;
4. Chi ripagherà i maggiori costi sostenuti e con quali modalità, i Cittadini privati del loro diritto sancito dalla predetta legge;
5. Se il Presidente della Giunta Regionale, anche nella sua qualità di nuova Commissario straordinario per la sanità in Abruzzo, non ritenga opportuno, cancellando l’iniqua disposizione a suo tempo adottata dal suo predecessore commissario Redigolo, ripristinare la concessione gratuita ai nefropatici di un quantitativo di cibi aproteici pari al costo di 40.000/60.000 di vecchie lire (pari a 20,66/30.99 euro, come previsto dalla legge regionale vigente), mantenendo comunque la recente norma che consente l’acquisto in farmacia ospedaliera degli eventuali altri quantitativi di cibo occorrenti e che attende solo di essere concretamente attuata.


09 Aprile 2010

Categoria : Politica
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