I sindacati regionali dei pensionati: “La pandemia non risparmia RSA e case di riposo”
Riceviamo: “Le Organizzazioni Sindacali dei Pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil esprimono grande preoccupazione per ciò che si sta verificando nelle Rsa e nelle Case di riposo della Regione.
Siamo fortemente preoccupati della situazione che stanno attraversando alcune zone della nostra Regione per il continuo aumento dei casi dovuti al Covid-19. Una Regione in cui alcune Provincie, che fino al 30 settembre potevano considerarsi Covid free, sono oggi investite in pieno dall’epidemia.
Siamo preoccupati per le persone anziane alle quali va prestata la massima attenzione in quanto possono subire le peggiori conseguenze, in modo particolare coloro che hanno gravi patologie.
Siamo preoccupati per la situazione che l’epidemia da covid 19 rischia di determinare nelle RSA e nelle case di riposo. Vogliamo evidenziare il caso già noto della RSA di Don Orione di Avezzano dove si è acceso un violento focolaio di Covid 19 che ha contagiato 102 persone tra personale ed ospiti e che sta provocando numerosi decessi tra gli anziani, ad oggi sono arrivati a 18. Stessa situazione in altre residenze per anziani in diverse città a partire da Trasacco nella “Nova Salus “ con 57 positivi e alla Piccola Opera Charitas di Giulianova con 107 contagiati.
Nella scorsa primavera nel nostro Paese abbiamo vissuto una situazione drammatica durante la quale si è consumata una strage, con migliaia di morti nelle Case di riposo e nelle RSA nella totale solitudine e senza conforto di un familiare.
A fronte di questa tragedia che si stava consumando nel Paese le scriventi Organizzazioni già dal mese aprile avevano sollecitato, anche attraverso una manifestazione tenutasi il 23 luglio, un incontro con l’Assessorato alla Salute per essere informati sulla situazione delle RSA e Case di Riposo abruzzesi, nonché istituire un tavolo tecnico per la definizione di un protocollo sulle regole di sicurezza minima da far rispettare all’interno di queste Strutture come è avvenuto in molte Regioni. Nel successivo incontro con l’Assessore Verì siamo stati rassicurati che tutto era sotto controllo.
Purtroppo questa seconda ondata della Pandemia ha colpito pesantemente anche l’Abruzzo e non sta risparmiando gli anziani ospiti delle RSA e Case di Riposo
Registriamo inoltre con profonda amarezza la decisione del Presidente della Regione che con ordinanza n. 91 vieta l’ingresso ai parenti nelle strutture residenziali socio-sanitarie e socio-assistenziali pubbliche, private e convenzionate. Una norma, che seppur prevista dall’ultimo Dpcm, danneggia evidentemente sia gli anziani sia i loro cari che non hanno più la possibilità di andarli a trovare, negandogli quindi l’affetto che meritano e di cui hanno bisogno.
Alla luce di tutto ciò, ferme restando le richieste già contenute nella nostra piattaforma in merito all’Abbattimento delle Liste d’Attesa, Piano Straordinario sulla Medicina Territoriale, provvedimenti a favore della Medicina di Genere, Legge Regionale sulla Non Autosufficienza, Nuovo Piano Sociale, chiediamo al Presidente della Regione, Marsilio e all’Assessore alla Sanità , Verì,
• che vengano applicati protocolli sanitari in tutte le strutture assistenziali;
• sia garantita la presenza di personale medico, infermieristico e socio-sanitario qualificato;
• sia garantito il controllo periodico degli operatori sanitari, anche attraverso effettuazioni dei tamponi;
• sia consentito agli anziani di ricevere la visita dei propri familiari, in modo contingentato e con le dovute precauzioni per evitare il contagio;
• siano organizzate e attuate forme di comunicazione con i familiari alternative alle visite presso le strutture con telefonate o videochiamate;
• sia istituito un tavolo tecnico per la definizione di un protocollo sulle regole di sicurezza minima da far rispettare all’interno di queste Strutture come è avvenuto in molte Regioni. Prevedere la partecipazione delle OO.SS. In un tavolo permanente oppure istituire un apposito Osservatorio a cui possono partecipare le OO.SS;
• sia organizzato un servizio di Segretariato Sociale attraverso il quale vengano fornite informazioni esaustive sulla salute del proprio familiare.
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