Massimo Cialente: “MAP? Ne faremo altri 400, ma i conti non li ho sbagliati certo io”

L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – Massimo Cialente smunto, accigliato. E’ il sindaco che nella storia recente dell’Aquila ha dovuto affrontare le situazioni più gravi. Nel 2007 gli incendi, nel 2009 la distruzione sismica del centro. Se avesse avuto la palla di vetro, sarebbe rimasto parlamentare. “Lo facevo bene” dice “da sindaco, invece, mi è caduto addosso il mondo intero…”
—Sindaco, parliamo di MAP
“Ne farò 400, dovrebbero bastare a sistemare single e coppie”.
—Dove?
“Vedremo, saranno polemiche e problemi, ma dobbiamo farli, altrimenti non se ne esce. Occorre rimediare”.
—A cosa?
“Agli errori. Il 27 maggio 2009 consegnai alla Protezione civile dati e numeri sul fabbisogno abitativo. Poi hanno deciso e fatto loro, sbagliando il numero di case a MAP. E questo è costato somme (e disagi) enormi per ospitare gli aquilani dove sono stati e in parte ancora stanno”.
—Bertolaso santo subito?
“Usciamo dall’emergenza, risolviamo i problemi e poi proclameremo i santi”.
—Quanto costa un normale MAP?
“Più o meno 800 euro al metro quadrato, le case invece 2.500 euro al metro quadrato. Si sarebbe dovuto razionalizzare prima ogni intervento. Sa com’è, noi medici siamo più obiettivi e concreti dei gestori delle emergenze, che sono inchiodati inevitabilmente ad aspetti ideologici e politici”.
—Certo, di soldi se ne sono spesi un mare… non sempre bene, forse sprecati?
“Ancora adesso 20 milioni al mese… Ma quando Tremonti mi dice che spediamo troppo, m’incazzo di brutto”.
Il sindaco saluta e se ne va. Dove, sindaco?
—“Vado a lavorare”.
Abbiamo chiacchierato in ospedale. Una dottoressa grida da lontano al collega sindaco: “Massimo, ciao bello… Però bello mica te lo posso dire più tanto…”.
La giornata del sindaco occhicerulei è rovinata: peggio che parlare di MAP.
(Nella foto Col: Massimo Cialente)