E adesso un’altra paura, l’amianto
L’Aquila – L’amianto, o asbesto, è una sostanza ritenuta fortemente tossica e capace di cagionare, se respirato, malattie gravissime o anche mortali. E di amianto tra le macerie accumulate in un paio di depositi improvvisati in periferia, ce ne dovrebbe essere tantissimo. Vuole saperlo la Procura della Repubblica, che ha dedicato un fascicolo dell’inchiesta sui crolli a questo argomento. L’amianto è anche nel linoleum, materiale molto usato in edilizia fino a pochi anni fa: l’ospedale S.Salvatore ne è pieno. Chilometri di corridoi sono pavimentati in linoleum. Un’evidenza più e più volte segnalata, negli anni, da decine di servizi giornalistici regolarmente e beatamente ignorati, anzi visti come malevole insinuazioni. Quando l’ospedale fu costruito, in trent’anni, il linoleum si usava regolarmente. Quando fu inaugurato, agli inizi degli anni Novanta (senza avere tuttavia l’agibilità e neppure l’accatastamento), nessuno si preoccupò dell’amianto. Ci sarebbe mancato altro: la festa della malapolitica trombona e spocchiosa sarebbe stata rovinata.
E così si è andati avanti fino al 6 aprile.
Altro amianto segnalammo, in diversi servizi giornalisti con vistosa documentazione fotografica, sia a Pettino, a Montereale e altrove. Qualche mese fa, su un sito on line che allora dirigevamo. Chiedevamo risposte, impegni, ma nessuno si degnò di rispondere: nè gli amministratori, nè la sanità pubblica, nè altri.
Ora l’amianto è tra le macerie, frantumato, spezzettato, e quindi letale. Il materiale, sia nel linoleum che nelle tettoie ondulate dei capannoni, o altrove, è tollerabile finchè rimane integro. Spezzettato, rilascia in atmosfera migliaia di particelle che è facile respirare, perchè disperse nell’aria: ne basta una per provocare danni alla salute. Una sola.
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