Geologi, le voci ignorate dalla politica
L’Aquila – I geologi, professionisti sempre sottovalutati e mai coinvolti seriamente nelle decisioni che contano, pur essendo l’Italia un paese quasi interamente sismico. Stessa storia in Abruzzo, dove la storia avrebbe dovuto indurre i politici, da sempre, ad atteggiamenti ben diversi da quelli mantenuti, di estraneità e indifferenza. Altre categorie, altri affarismi hanno sempre tenuto banco, e lo dimostra la storia aquilana: allarmi inascoltati, studi geologici oscurati o insabbiati, rapporti tenuti nei cassetti mente la terra – come ha fatto sempre nei secoli da queste parti – si preparava a farsi sentire. Ora è tempo di reagire e costringere la politica a cambiare atteggiamento. Anche i geologi, tuttavia, debbono cambiare registro e farsi sentire.
Una Struttura Geologica e Sismica Regionale, una struttura tecnica specializzata per affrontare la prevenzione la messa in sicurezza del territorio. E’ questo che chiedono i Presidenti degli Ordini dei Geologi delle maggiori regioni italiane che, da questa mattina, spente le luci della ribalta dell’anniversario di ieri del sisma, si sono riuniti a L’Aquila per affrontare i problemi di fondo del territorio, aperti dal sisma che ha devastato l’Abruzzo un anno fa. “Da numerosi anni, l’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo ha proposto, purtroppo inutilmente, alle varie amministrazioni regionali che si sono succedute, di destra e di sinistra, la costituzione di una Struttura Geologica e Sismica Regionale” afferma il Nicola Tullo, presidente dell’Ordine dei geologi dell’Abruzzo. Tullo sottolinea che cio’ che ora serve e’ “una Struttura tecnica specializzata, che si occupi di tutte le problematiche geologiche, idrogeologiche, sismiche, dando assistenza tecnica e scientifica per la prevenzione dei rischi geologici e della difesa del suolo, che proponga leggi specifiche, che predisponga, tra l’altro, linee guida per gli studi geologici e sismici nei vari settori, che elabori carte tematiche aggiornate affinche’ i vincoli posti per la tutela del territorio siano certi e non vessatori”. “Invece i geologi -aggiunge Tullo- continuano ad essere quasi totalmente assenti nelle amministrazioni pubbliche abruzzesi come in tante altre realta’ regionali”. Insomma, il numero uno dei geologi abruzzesi sotttolinea che “a distanza di un anno dal terremoto nulla e’ cambiato ne’ in termini di organizzazione delle strutture regionali ne’ in termini di normative a favore di una maggior sicurezza”.
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