Lettere – Per bambini e ragazzi piu` facile ammalarsi a casa che a scuola
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: ” in atto una campagna contro la riapertura delle scuole basata sulla convinzione che nelle aule ci si possa ammalare piu`facilmente. La trovo pretestuosa per il semplice fatto che e` notizia quotidiana di interi nuclei familiari messi in quarantena dopo che un solo individuo era andato ad un compleanno o lavorando in fabbrica s’era preso il virus in un reparto frequentato da colleghi risultati positivi. Se si ragionasse con la testa, anziche` con “altro” dovrebbero sembrare molto piu` rischiose le ammucchiate, senza nessuna cautela, durante i drink notturni, perche` poi ognuno prima o poi torna a casa, magari dopo contatti ravvicinati con persone positive. La gente va al supermercato, al bar, a fare la schedina e comunque rischia, facendo rischiare anche i congiunti, A proposito di scuola un breve accenno alla completa sudditanza da computer e attrezzature informatiche in genere sempre piu` marcata. Un conto e` l’utilizzo con raziocinio, altro accettare supinamente che le nuove generazioni non siano in grado di scrivere due frasi di due righe senza errori e di senso compiuto. Invece all’assessore alla sanita` in Abruzzo una domanda. Siamo certi che nei servizi igienici degli ospedali, compresi quelli dei CUP, ci sia almeno carta igienica e sapone?
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