Sotto terra, decenni di attesa
Viene diffusa da Roma la notizia che Terna ha deciso di interrare l’elettrodotto ad altissima tensione che passa sui tetti e quasi dentro le finestre di centinaia di case tra i quartieri Torrione e Pettino, a L’Aquila. Un’opera che si sarebbe dovuta pretendere dagli anni Cinquanta o anche prima. Invece per decenni la poco i illuminata, diciamo anzi oscura, politica aquilana ha ignorato il problema, usando il sistema che preferisce: tacerne. Tutti belli muti, distratti, voltati dall’altra parte. E la stampa? ignorata come sempre, messa da parte, anzi calpestata. Articoli e servizi tv a bizzeffe, per anni, ma sindaci e altri big politici locali tra le nuvole di compiacenti silenzi. Anni fa andava di moda portare un tubo fluorescente a San Francesco, fermarsi sotto i tralicci e osservare come la lampada si accedeva da sola, tanta era l’influenza della corrente in transito a qualche metro sulle teste della gente. Ma con la gente e le telecamere, non compariva mai alcun politico…
L’elettrodotto è enorme, lungo, su possenti tralicci, nel cuore del tessuto urbano abitata est della città .
Ora arriva la notizia: interrano tutto. Chi sa quando e chi sa con quali tempi. Annunciare è una cosa, fare un’altra. Resta la melanconia di una città inerme, sempre in resa di fronte ai potenti, sempre muta sui problemi veri. L’Aquila inerme e incline a chinare la testa. Altro che solenne uccello dalle unghie d’acciaio.
PENSIERINO – Pace fatta in Comune tra sindaco e Lega: l’amicizia, viene garantito, durerà a lungo. Che vi fosse una lite non se n’era accorto quassi nessuno, neppure i tre assessori leghisti orbati della deleghe da un cipiglioso sindaco Biondi. Orbati della delega, ma non dello stipendio. Quindi… Ma sorridete tutti felici: la lite è rientrata. Lo stipendio no, perchè comunque correva. Era già dentro.
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