Abruzzesi venezuelani solidali nel lutto


Maracaibo (Venezuela) – (di Germana Pieri – l’Italo) – Il 6 aprile del 2009, la notizia del terribile terremoto che ha causato 308 vittime all’Aquila e paesi limitrofi scuoteva nel piú profondo dell’anima gli abruzzesi sparsi nel mondo, proprio mentre si accingevano a celebrare la Settimana Santa. Molti sono stati colti di sorpresa nei luoghi di vacanza. Tanti si sono precipitati al telefono per sapere notizie dei propri famigliari o amici in Abruzzo senza ricevere risposta: impossibile comunicarsi in quei giorni…L’angoscia nel vedere le prime immagini in tv, case distrutte, la conta dei morti, i feriti, i primi soccorsi…Nell’impotenza di poter fare qualcosa per dare un po’ di sollievo ai 70mila sfollati, molti sono rientrati dalle vacanze anzitempo per organizzare raccolte di fondi tra i corregionali e non solo all’estero. Il mondo intero ha avviato una corsa alla solidarietá senza precedenti. Il sisma dell’Aquila ha segnato un primato di vero spirito di fratellanza e collaborazione a livello internazionale.
E mentre in Abruzzo si cerca di riavviare il motore della vita, della speranza, della rinascita, con fatica, con stenti, soprattutto con tanta dignitá e forza di volontá, dall’inizio dell’anno, altri tre terremoti hanno scosso l’umanitá: Haiti, Chile e Messico. Tantissimi i morti e i feriti, tantissimi i senzatetto.
Tragedie che ci muovono alla pietá, alla comprensione dell’enormitá di una tragedia che puó colpire chiunque di noi, in qualsiasi paese del mondo e senza preavviso, che ci fanno riflettere sulla transitorietá del materialismo. Le lotte di potere, le diatribe politiche, la corsa al benessere, tutto perde significato. Ció che conta alla fine é sempre e comunque l’essere. Ce lo ricorda la Settimana Santa, il Venerdí di Passione, la Domenica di Pasqua. Ogni cosa dopo tanti sacrifici muore, ma c’é sempre una Domenica di Resurrezione.
L’Aquila, una cittá antica ma giovane e ricca di cultura, cuore dell’Italia e della spiritualitá, possa trarre la sua resurrezione dalla Pasqua, con lo stesso spirito di unione e fratellanza, con la stessa solidarietá che ha mosso migliaia di soccorritori da ogni parte d’Italia. Che soprattutto gli abruzzesi possano uniti nel dolore mantenere la comprensione del bisogno dell’altro e mano nella mano possano percorrere lo stesso cammino verso un futuro migliore.
La Federazione delle dieci Associazioni Abruzzesi in Venezuela si unisce al lutto dei suoi conterranei in questo giorno colmo di tristezza, con un abbraccio affettuoso e sincero, con la speranza che la cittá dell’Aquila ed i paesi circonvicini colpiti dal sisma possano al piú presto essere ricostruiti e possano tornare a pulsare con maggior vigore.


06 Aprile 2010

Categoria : Cronaca
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