Consorzio bonifica senza acqua e senza soldi
Ofena – l cospa allevatori Abruzzo: ”
Il nuovo commissario nominato dalla giunta regionale, Sergio Iovenitti con un avviso pubblico, avvisa i consorziati che l’acqua a disposizione verrà ridotta a seguito delle avversità atmosferiche e invita i consorziati a non sprecarla. Allora a questo punto è bene fare chiarezza: si dà il caso che i contadini di Ofena e Capestrano, come tutti i contadini del comprensorio sanno benissimo come funziona il consorzio e come deve essere gestita l’irrigazione sui campi, non serve l’intervento di un impiegato regionale a darci consigli di come dobbiamo gestire le nostre colture, ma si dovrebbe preoccupare di come garantire il servizio ai consorziati. Ma a proposito di consigli: carissimo commissario Le facciamo notare che la bonifica che noi paghiamo è stata applicata anche sui terreni coltivati a cerealicole ed erbai invernali, i quali non hanno bisogno di aiuto idrico, contrariamenti ai vigneti, mais ed erba medica. A questo punto si dovranno rivedere le tariffe applicate, anche in funzione della sentenza della corte costituzionale del 2018 n°188, visto che il consorzio non riesce a coprire con l’irrigazione nemmeno qui pochi terreni che utilizzano l’acqua che sono commisurati a meno di un quarto del comprensorio consortile. Ciò significa che il consorzio di bonifica sta riscuotendo indebitamente i soldi dei consorziati e nello stesso tempo non è in grado di soddisfare nemmeno quelle poche colture che hanno bisogno di acqua. Il consorzio è nato per far fronte alla stagione estiva e visto come ingiustamente Lei comunica, non è in grado di fornire il servizio. Ebbene far notare che la portata del fiume Trino non ha subito nessun calo di portata se non per il traforo del Gran Sasso, a valle c’è un grosso allevamento di trote, il secondo in Europa, non si accorge nemmeno dell’acqua che viene prelevata dal fiume per l’irrigazione del comprensorio di Ofena e Capestrano. Probabilmente il disservizio del consorzio è da attribuire alla sua malagestione mirata più al risanamento del bilancio che non alle esigenze dei consorziati. Ci sembra di capire che questo consorzio gestito da anni dalle associazioni agricole e dai nominati dalla regione abbiano portato questo ente a rimanere senza soldi e senz’acqua.
Si spera ad una maggiore collaborazione altrimenti saremo costretti a esporre il tutto alla procura della repubblica, per la tutela dei consorziati.
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