Il Popolo delle Luci marcia silenzioso
L’Aquila – (di M.n. – G.C.) -Il “Popolo delle luci” si è mosso. E’ una marcia composta e silenziosa. Sulla faccia delle persone sorrisi delicati e malinconici. All’una del mattino c’è un silenzio quasi religioso che parla da sè, degno di essere considerato un sublime letterario , un vero Fiat Lux. Migliaia hanno partecipato alla fiaccolata che prima di mezzanotte è confluita verso piazza Duomo, dove alle 23 era terminato un convulso consiglio comunale straordinario, interrotto da fischi, insulti, urla e sfoghi di gente che ormai non ne può più di aspettare, magari senza ancora un tetto in città . Nella fiaccolata vigili del fuoco (applauditi, i soli ad esserlo), volontari, cittadini di ogni età , compresi gli anziani che hanno sfidato il freddo intenso e poi anche la pioggerellina. Vi mostriamo immagini scattate alla Fontana Luminosa, e inviate da Piermarco Coco, da dove è partita la fiaccolata alle ore 23.
C’è qualcosa di magico e potente nel fiume di fiaccole che scende lento verso il centro, riportando, almeno per questa notte indimenticabile, vita che pulsa tra le case maciullate, le impalcature, la città ingabbiata e vuota dietro le facciate che troppo spesso ingannano. In quante interviste, oggi, abbiamo sentito lo stesso stupore di chi è venuto in città a vedere, ed ha notato quanto sia differente e tragica la realtà , rispetto alle immagini televisive. La città che non c’è più, stanotte vive e pulsa in un quadro che sarebbe piaciuto a Teofilo Patini. Il popolo muto, piegato dalla tragedia ma non domato, che ha fatto fluire vita tra le pietre, le finestre aperte sul nulla, i tetti sconquassati e sbilenchi. L’Aquila stanotte c’è, come un anno fa, alla stessa ora, quando cominciò a morire alle prime scosse che sarebbero diventate definitive alle 3 e 32 minuiti.
Non c'è ancora nessun commento.