Abruzzo terza regione in Italia per dipendenti a lavoro in sede durante il lockdown
L’Aquila – (F.C.). L’Abruzzo è al terzo posto tra le regioni in Italia per il numero più elevato di dipendenti che è tornato a lavorare in sede in pieno lockdown per il coronavus: solo il 5,5% dei lavoratori sta usufruendo del regime di smart working, mentre l’11,5% è inattivo. I dati emergono dalla quarta edizione dell’indagine sugli effetti della pandemia da Covid-19 per le imprese italiane, elaborata dal Centro studi e dell’Area affari internazionali di Confindustria, riferita a luglio 2020. Le imprese, a giugno, hanno rilevato un calo del fatturato del 28,7%, contro il 24% della media nazionale. Nel maggio scorso, data della III indagine di Confindustria, i dipendenti in sede nelle aziende abruzzesi erano il 48,5%, con il 41,6% di inattivi e il 9,9% di unità in smart working. Scende anche la percentuale delle aziende che potrebbero ancora far ricorso alla cassa integrazione: dal 51,8% di maggio al 16,9% di luglio. “Dalla rilevazione”, spiega Riccardo Podda, presidente Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, “si è registrato un miglioramento rispetto all’indagine precedente, seppure il quadro resti negativo: in termini di fatturato la perdita media di giugno delle aziende abruzzesi, rispetto allo stesso mese del 2019, è stata del 28,7% , superiore di 4 punti percentuali alla media nazionale, mentre in termini di ore lavorate si è passati a -20,4% dal -56,8% di maggio, ben al di sopra della media italiana (-17,6%). L’Abruzzo si pone al terzo posto in classifica, con l’83% di lavoratori che prestano servizio in sede e sono rientrati dallo smart working”. Continua ad aumentare il numero di aziende aperte: l’85,2% delle imprese intervistate ha riaperto totalmente (a maggio erano il 73,8%), mentre il 12,9% lo ha fatto solo in parte. Le imprese ancora chiuse sono l’1,6% contro il 5,9% della terza edizione dell’indagine. “Sul fronte dei lavoratori ancora in cassa integrazione, in Abruzzo va meglio rispetto alla media nazionale”, dichiara Podda, “con l’11,5% dei dipendenti attualmente inattivi contro il 17,7% in Italia. A maggio erano il 28,5%”. I settori con il maggior numero di dipendenti in smart working restano quelli dei servizi di informazione e comunicazione (70,3%) e del noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (62,6%).( fonte ANSA)
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