Uil e voto: manca un’idea di città
Chieti – Serve una visione chiara di città, che torni a valorizzare il ruolo del Comune, delle sue professionalità, del suo personale e di quello di tutte le partecipate, per troppi anni umiliate da una politica miope. E serve una classe dirigente di alto profilo, all’altezza di sfide importanti. È questo, in sintesi, il messaggio che Marco Angelucci, segretario generale della Uil Fpl di Chieti, invia ai candidati sindaco e consiglieri che in questi giorni si stanno organizzando in vista della tornata elettorale d’autunno.
“Sono numerosi – dice Angelucci – i temi che dovranno essere necessariamente affrontati da chi si candida a guidare Chieti. In primo luogo, il ruolo dell’ente comunale, che andrà rimesso in sesto per guidare bene tutto il territorio. Nel dettaglio, ai candidati chiediamo di riprogrammare tutta la pianta organica del Comune, attualmente non sufficiente visti i numerosi compiti che deve affrontare. Al riguardo, pensiamo sia utile attingere da altre graduatorie, per attrarre le migliori professionalità in circolazione. In secondo luogo, riteniamo indifferibile la riapertura della sede comunale di Chieti Scalo, venendo incontro ad esigenze diffuse nella parte ormai più popolosa della città”.
Particolarmente importante, per Angelucci, è il ruolo delle partecipate: “Da quanta importanza si darà a questi enti si vedrà la qualità della proposta elettorale. In particolare, si dica una parola definitiva sul loro futuro: sono previsti investimenti oppure le si vogliono lasciare nello stato di difficoltà in cui versano attualmente?”. Per tutto questo, il segretario della Uil Fpl auspica una governance capace, con le idee chiare: “Chi si candida a guidare la città deve necessariamente avere conoscenze e idee per lo sviluppo proprio dei settori delle partecipate, a partire da sanità e farmacie comunali”.
Infine, nell’idea di città che verrà, un ruolo particolare dovrà necessariamente averlo la Val Pescara: “Abbandonata da troppi anni – dice Angelucci – torni ad essere motore di sviluppo industriale come è stato a lungo. Il nostro auspicio è che torni ad essere attrattiva per le industrie, rilanciando l’occupazione con investimenti che durino nel tempo. Per tutto questo – conclude – è necessario che i candidati sappiano fare sintesi, lasciando perdere campanilismi che non portano a nulla. Ne va del futuro della nostra città e della nostra gente”.
Non c'è ancora nessun commento.