Magnitudini e confusioni, Ml e Mw


L’Aquila – Ancora sull’effettiva energia del terremoto del 6 aprile, e ancora, a quanto viene riferito, un ritocco: la magnitudine locale, Ml, fu di 5,9 e non di 5,8. Il nuovo dato si ricava da studi approfonditi e recenti che hanno richiesto una revisione del dato fino ad oggi ritenuto ufficiale. Ma non da tutti, perchè c’è anche l’altro dato, quello della magnitudine momento, sigla Mw, che ha sempre parlato di 6,3 a L’Aquila. Tutto sembra ordito apposta per accrescere la confusione, e quindi le dicerie, che trovano sempre facilmente spazio. La gente è portata a credere nel peggio, nella trama, nell’imbroglio con chi sa quali fini. Mai limpidi, comunque: sarà perchè gli italiani alle trame e alle verità oscurate sono amaramente abituati.
Il cronista ha cercato di fare il punto, si è sforzato di arrivare ad una risposta che faccia chiarezza una volta per tutte? Coasa c’è dietro i dati apparentemente discordanti sull’effettiva energia del terremoto del 6 aprile? Un anno dopo è ancora impossibile avere spiegazioni chiare, accettabili, definitive.
La magnitudo (chiamiamola così per distinguerla dalla magnitudine, che si usa in astronomia) è la grandezza della quantità di energia sprigionata da un terremoto. In Italia si usa Ml, la magnitudo locale o Richter, altrove nel mondo si preferisce la MW, magnitudo momento. I dati calcolati in base all’una o alltra sono differenti. La Mw è ritenuta più precisa, la Ml più immediata per poter fornire i dati di un sisma. La Ml fornisce un valore medio: nel corso di un evento (che ha una durata)n possono esserci picchi di energia, che poi va diminuendo. Il metodo Richter (Ml) fornisce un dato medio, mentre l’altro fornisce il dato di picco. Cioè il massimo valore energetico raggiunto dal sisma. Se è così, i valori 5,9 e 6,3 sono compatibili e in sostanza dicono la stessa cosa: nel sisma aquilano vi fu un attimo di energia 6,3, ma mediamente nei 20 secondi di scossa più forte, il valore fu di 5,8. Ora modificato comunque in 5,9. I sensori che lavorano su Richter, questo è confermato dai sismologi, possono in caso di forte evento sismico saturarsi e funzionare meno precisamente. Può essere accaduto a L’Aquila.
E’ importante una differenza così apparentemente ridotta? Lo e’ perchè sia la scala Richter che quella Mw sono logaritmiche su base 10. Vuol dire, ad esempio, che una scossa 5 è 10 volte più forte di una scossa 4 e sviluppa energia 30 volte circa superiore. Anche i decimali nel dato, quindi, hanno una certe rilevanza. Tra una scossa 4 e una sei-sette c’è come si vede una differenza enorme.
Sarebbe molto onesto e utile se un istituto scientifico, una fonte ufficiale e attendibile, chiarissero una volta per tutte la discordanza dei dati fino ad oggi noti (5,9-6,3), con linguaggio chiaro e fruibile da tutti. Noi abbiamo provato a farlo, e non è la prima volta. Ma possiamo essere additati come semplici giornalisti, ovvero dilettanti allo sbaraglio. La scienza è spesso spocchiosa e gelosa custode delle sue verità, che non ama rendere di pubblico dominio. Un po’ come gli sciamani, senza offesa per nessuno… (Nell’immagine: Sismogramma con l’ampiezza di un terremoto)


04 Aprile 2010

Categoria : Scienze
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