Area di risulta. M5S attacca Masci sul progetto di riqualificazione: “Pescara tradita”.
Pescara – – “La città di Pescara pensava di avere scampato il pericolo di una vera e propria svendita dell’area di risulta e del centro città, ma l’elezione di Carlo Masci – commentano i consiglieri M5S Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola, Giampiero Lettere e Massimo Di Renzo – ha soltanto ritardato di un anno lo scempio su cui i cittadini avevano già urlato forte e chiaro la loro contrarietà, con un processo partecipativo mai visto prima e oltre 4500 osservazioni presentate da residenti, commercianti e fruitori del centro cittadino”.
Domani approderà, infatti, in aula la discussione sulla proposta di fattibilità tecnico/economica di riqualificazione dell’ex area di risulta, con il Movimento 5 Stelle che torna ad attaccare la maggioranza di centrodestra sulla gestione disastrosa di uno dei temi più importanti negli ultimi 30 anni a Pescara.
“Poco più di un mese fa avevamo lanciato l’ennesimo appello – ricordano i consiglieri pentastellati – su quale fosse il rischio del lassismo del centrodestra che, dopo aver lasciato trascorrere un anno intero senza alzare un dito sulla questione area di risulta, si sarebbe nascosto dietro la giustificazione di non avere più tempo per modificare l’insostenibile proposta del centrosinistra nella scorsa consiliatura, correndo il rischio di perdere i finanziamenti pubblici a disposizione. Anche se questo vuol dire rimangiarsi tutte le critiche a quello stesso progetto sollevate fino ad un anno e mezzo fa e rinnegare le promesse elettorali fatte alla cittadinanza”.
Anteprima della discussione di domani si è avuta questa mattina, dove in una Commissione congiunta Lavori Pubblici e Gestione del Territorio, i commissari hanno votato il parere alla delibera, con il voto favorevole di tutto il centrodestra, l’astensione del centrosinistra, ed il solo voto contrario del Movimento 5 Stelle.
“Un’anteprima della sceneggiata – proseguono i consiglieri M5S Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola, Giampiero Lettere e Massimo Di Renzo – che andrà in onda in Consiglio Comunale, a partire da domani, quando l’amministrazione Masci porterà in discussione la proposta targata Marco Alessandrini – Luciano D’Alfonso con cui si vogliono privatizzare per i prossimi 20 anni tutti i 13 ettari dell’area di risulta e i parcheggi del centro cittadino, con tariffe insostenibili di 9 euro al giorno”.
I 12 milioni di euro messi a disposizione dal Masterplan di Regione Abruzzo dovranno essere impegnati entro la fine del 2020, un termine ormai esiguo per presentare una nuova proposta, come chiesto ripetutamente dal M5S, e riavviare l’iter amministrativo di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che un progetto di questo tipo richiede.
“Le alternative ci sono ancora – concludono i consiglieri pentastellati – come, ad esempio, la possibilità di spendere solo la cifra messa a disposizione dal Masterplan, eliminando alcune parti del progetto, senza doversi impegnare oltre in investimenti che avranno il solo risultato di consegnare il centro cittadino agli interessi dei soliti costruttori, pronti ad accaparrarsi migliaia di metricubi in pieno centro e posti auto su cui lucrare alle spalle di cittadini e commercianti. Ci faremo portavoce di questa possibilità, così come nuovamente delle grida di dissenso dell’intera città, con la coerenza che ci ha sempre contraddistinto. A differenza di chi si batteva il petto in nome della città solo per accaparrarsi voti e che una volta seduto sulla sedia del comando, è disposto a venderla al miglior offerente in cambio di una targa col proprio nome e di un taglio di nastro. Vanagloria sulle spalle dei pescaresi”.
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